«ORESTE, DÀCCI OGGI IL NOSTRO BILANCIO QUOTIDIANO!»

Gonews, 26 novembre 2014
Gonews, 26 novembre 2014

PISTOIA. Adesso veniamo a conoscenza che l’Uncem, associazione presieduta da Oreste Giurlani, è un ente privato e non pubblico, con tutto ciò che ne deriva.

Dunque i Consiglieri Regionali di Fratelli d’Italia, Giovanni Donzelli e Marina Staccioli, che hanno “okkupato” i locali di questa benemerita associazione, per poter vedere non solo i bilanci ma gli allegati ad essi connessi, hanno avuto l’onore anche di un colloquio con la Digos.

Ecco la notizia comparsa su Gonews e leggibile qui: http://www.gonews.it/2014/11/26/i-consiglieri-di-fdi-irrompono-nella-sede-delluncem-vogliamo-vedere-i-bilanci/.

Noi la abbiamo letto fino al punto nel quale si afferma che «L’Uncem è un ente privato e non pubblico, che riceve anche fondi da enti pubblici come la Regione, le Unioni dei Comuni e le Comunità montane e a loro noi siamo tenuti a rendicontare. Noi siamo trasparenti e siamo sempre disposti a fornire tutti i dati che ci sono stati richiesti, nei limiti che prevede il nostro statuto».

Quindi l’Uncem di Oreste è come la Caritas, un ente di beneficenza ed assistenza senza fine di lucro.

L’Uncem che prende una quota associativa dai Comuni, finanziamenti dalla Regione e dalla Comunità Montana (anche quella pistoiese nella quale Oreste è stato anche Assessore), dalle Unioni dei Comuni, “sarebbe”, a quel che si legge, una “associazione privata” e quindi Oreste, già Sindaco di Fabbriche di Vallico e adesso di Pescia, sarebbe un filantropo che si adopera gratuitamente per il “bene comune”: come la Caritas, appunto.

Con una piccola differenza e cioè che i nostri/vostri Fratelli d’Italia, trattandosi di pubblico denaro, bene hanno fatto a protestare per non poter prendere visione degli allegati ai bilanci, soprattutto per quanto concerne la “poca chiarezza” nei documenti dell’ente e chiedendo spiegazioni, ad esempio, su alcune spese come “348 mila euro in collaborazioni esterne e 147 mila euro in viaggi di rappresentanza solo nel 2012”.

Adesso mettiamola “sul pesante”: caro Oreste che ci costi una cifra non indifferente, pensi che i soldi della Regione, delle Comunità montane e dell’Unione dei Comuni siano soldi tuoi? O sono solamente soldi nostri? Non bastavano, quei soldi, dopo avere preso per i fondelli la Montagna Pistoiese con la Sanità e le video-conferenze, per pagarsi un biglietto (preferibilmente di solo andata) e per andare a Marciana, all’Isola d’Elba, dove tuoi colleghi provenienti da tutta Italia si sono dati convegno per parlare dei Comuni dimenticati? Hai dovuto mandare, in tua rappresentanza, un tuo assessore – guarda caso dell’Elba – per fare finta di esserci, non essendoci? (vedi).

Oreste Giurlani, Sindaco di Pescia
Oreste Giurlani, Sindaco di Pescia

Allora, caro Oreste che ti disimpegni impegnandoti, tu dici una cosa sulla Montagna Pistoiese e un’altra , se ti fa comodo, in altra circostanza,: e che pesce sei? Per parlare con te serve un appuntamento o un “contatto” politico di area?

Non voglio assolutamente offenderti; ti dico solo che da presidente di una associazione privata (Uncem!), mantenuta con soldi pubblici, hai il dovere di rispondere. E di rispondere esaurientemente perché il “destino” ti ha messo fra le nostre “scatole” ma potremmo anche decidere che non ci rappresenti più e che è il momento di andare “a lavorare”! Tu, ovviamente. Senza tante “furbate” e senza mettere nel frigorifero politici “spenti” che poi ritroviamo interessati alla sorte della Montagna Pistoiese, come Morelli e la sua comica proposta di Legge sul Comune Unico in Montagna Pistoiese.

Finiscila, una buona volta, e fai il bravo. Da’ ai Fratelli d’Italia quanto richiesto: anche loro sentono odore di campagna elettorale. Sii bravo, sii buono e considera che se i Fratelli occupano i tuoi locali, i “nonni” d’Italia potrebbero avere meno pazienza.

Oreste, pensa agli asparagi di cui il tuo territorio mena vanto. Altro non ti dico perché, sulla base di una nostra personale e temporanea conoscenza, sembri anche una persona simpatica. Ma troppo, troppo, furba.

Una dote ti riconosco, sei persona capace, capacissima. Anche troppo.

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