ORESTE GIURLANI ‘IL MONTANARO’: ECCO FATTO!

Oreste Giurlani, candidato Sindaco Pd per il Comune di Pescia
Oreste Giurlani, candidato Sindaco Pd per il Comune di Pescia

PESCIA-MONTAGNA PISTOIESE. L’Oreste Giurlani che, ve lo assicuriamo, è un personaggio simpatico, si presenta candidato Sindaco per il Pd nel Comune di Pescia, perché le primarie nella sua zona sono una pura formalità.

Il 28 febbraio era quindi assente all’assemblea della Zeno Colò e delle Pettorine nel salone Coop di Maresca, dove si parlava dei problemi della Montagna perché, presumiamo, impegnato in campagna elettorale.

A prendersi le giuste ripassate del pubblico presente a Maresca, era inviato l’On. Fanucci, il figlio del commercialista che segue il fallimento del Centro Innovazione Impresa (CII), altra perla del Pd montano. L’Oreste era in Valdinievole a dichiarare che l’Ospedale di Pescia e i suoi servizi non si toccano e devono, al contrario, essere potenziati, incrementati, rafforzati, accresciuti e sviluppati, per la migliore qualità della vita del territorio, del decoro, del diritto alla salute e quant’altro.

Lo avrebbe saputo dire anche il povero Fanucci, che sta imparando a proprie spese che con certa gente, in fondo, c’è poco da scherzare quando i “cabbasisi” sono scoppiati. Come è accaduto a Maresca.

Il simpatico Oreste è anche Presidente dei piccoli comuni montani, quell’Uncem dove trovano riparo i momentanei desaparecidos della politica “mandolinista” del Pd in attesa di ricollocazione, come il Morelli, attraverso, magari, un Mo.To.Re da un milione di euro previsto in Montagna, e ancora da mettere in moto.

Piot Pacini di San Marcello P.se
Piot Pacini di San Marcello

L’Oreste è anche quello che per favorire un rapido collegamento fra i piccoli comuni montani ha inventato le video conferenze fra Municipi (costo di oltre €. 700.000 – parlatene anche con Giampiero Danti) per decidere, come nei telefilm americani, il da farsi, al momento e senza tante riunioni e viaggi forzati che poi, come nel caso della Comunità Montana, arrivano sotto l’occhio della Corte dei Conti (vero Giandonati/Gualtierotti?).
L’Oreste è anche quello che, in camera caritatis, ha fatto comprendere che i Sindaci della Montagna Pistoiese si sono fatti prendere per i fondelli dai capoccia dell’Asl 3 e quindi dal rosso Enrico Rossi, del quale sono emanazione diretta, ed ha pubblicamente affermato (in una assemblea alla Baccarini di San Marcello, organizzata da questo quotidiano che allora si chiamava Quarrata/news) che tutto era ancora da poter rivedere e riconsiderare.

Aveva ragione. Stiamo infatti assistendo a un massacro quotidiano dei servizi alla persona di cui la Sanità dovrebbe essere la punta di diamante e che in Montagna non esiste più. L’Oreste può dirci, in pratica, cosa ha fatto in proposito nella sua veste di rappresentante dei piccoli Comuni della Montagna Pistoiese? Per l’Ospedale di Pescia che sta conducendo la sua giusta battaglia per non venire anch’esso soppresso, sentite cosa dice:

L'ospedale di Pescia
L’ospedale di Pescia

Cos’è la rete ospedaliera? “È il collegamento tra gli ospedali in modo da garantire la presa in carico dei pazienti e poterli curare dove c’è maggiore esperienza e professionalità. Questa è la vera equità nelle cure, non una emozione facile a dire ma in realtà povera di contenuti” (vedi).
La sanità per il simpatico Oreste non sarà, come scrive, “emozione facile a dirsi ma in realtà povera di contenuti” come nel caso di una mamma della Valdinievole (Eva Giuliani), che, a suo tempo e su questo quotidiano, ha civilmente denunciato nei confronti del caso di un bambino sbatacchiato fra i vari reparti pediatrici della Provincia?
Qualcuno potrebbe domandarsi se il Giurlani Oreste, candidato Sindaco di Pescia sia gemello dello stesso Giurlani Oreste che ha bazzicato la Montagna Pistoiese: non lo sappiamo. Essendo politici, volteggiano nella purezza dell’empireo e disdegnano le fogne nelle quali vorrebbero che la gente [soprav]vivesse.

L’unico riferimento che possiamo darvi è che Oreste è nome di derivazione greca (òros + ìstamai = io abito in montagna) che, per somma ironia della sorte significa, appunto, “montanaro”. Sappiamo che il suo nome significa anche “ grande e potente”. Il risultato fra i suoi compagni e gli utenti della Montagna Pistoiese è già stato sperimentato.

Sappiamo anche che il suo onomastico (vedi) è il 13 dicembre, giorno in cui si celebra Sant’Oreste Martire (o carnefice?) con i santi Aussenzio, Eugenio (non il figlio del Presidente Caripit: lui, infatti, si chiama anche Settimo…), Eustrazio e Mardario. A scanso equivoci, ripeto: Mardario.
Oreste, sei simpatico, ma la Politica dovrebbe essere una cosa seria. Perché non ti trovi un lavoretto?

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