ORTI SOCIALI ALLA ‘QUERCIOLA’

L’area della Querciola a Quarrata
L’area della Querciola a Quarrata

QUARRATA. Come risposta ai problemi urgenti relativi alla disoccupazione, alla richiesta di inserimenti socio terapeutici per i vari tipi di disagio e disabilità ma anche per andare incontro alle nuove “domande” di natura che si stanno affermando negli ultimi anni da parte di tanti cittadini che si stanno riavvicinando alla campagna e ad uno stile di vita alimentare più sano ed in armonia con la terra a Quarrata partirà presto all’interno dell’area naturale protetta della Querciola un progetto di orto sociale – che prende nome appunto dalla località.

L’iniziativa è del Comune di Quarrata e dell’associazione temporanea di scopo costituitasi nell’aprile scorso tra l’azienda agrituristica Oasi Baugiano (capofila), l’associazione di promozione sociale Amici Casa di Zela, la cooperativa sociale L’Orizzonte e l’associazione Pozzo di Giacobbe, tutte interessate a portare avanti una esperienza di formazione terapeutica in agricoltura, per ogni situazione di disagio umano e relazionale e al contempo una iniziativa che promuove l’area stessa insieme alla Casa di Zela quale prezioso contenitore di testimonianza della cultura contadina e degli antichi mestieri.

Nei giorni scorsi il Comune di Quarrata ha approvato il progetto e lo schema della convenzione che sarà stipulata con tale associazione rappresentata nella persona di Stefania Corrocher, titolare di “Baugiano” (azienda biologica certificata che opera già da 4 anni come fattoria sociale ed è inserita nella rete nazionale delle fattorie sociali).

La mappa della Querciola
La mappa della Querciola

L’area destinata al progetto si trova all’interno dell’area Protetta della Querciola a Caserana dove sono stati individuati tre lotti con diversa vocazione e spazi disponibili. L’associazione temporanea in base al progetto stipulerà con i privati – proprietari delle aree – un contratto di affitto per la messa a disposizione delle terre per circa 4 ettari.

La convenzione disciplina gli obiettivi, le modalità di organizzazione delle attività e i rapporti tra i vari soggetti attuatori e comporta complessivamente per i prossimi tre anni un costo pari a 9 mila euro a carico dell’amministrazione comunale. L’accesso all’acqua per l’irrigazione necessaria a tutti i lotti sarà possibile grazie all’utilizzo di un pozzo esistente da sempre utilizzato ai fini agricoli che ha una portata sufficiente al fabbisogno dell’intero progetto e questo pozzo sarà preso in comodato gratuito dalla associazione.

“L’orto sociale, nelle terre dell’area protetta della Querciola – scrive Stefania Corrocher – rappresenta una formula innovativa di socialità in agricoltura. Sono previsti tre lotti con diversa vocazione e l’utilizzo dello spazio assegnato avverrà sotto il coordinamento e la supervisione dell’associazione temporanea di scopo. È fato obbligo della coltivazione secondo il metodo biologico”.

Ecco in cosa consistono e come saranno utilizzati i tre lotti.

1. Nel primo – di circa 1,5 ettari – saranno previsti 12 appezzamenti di analoga superficie. “Questo lotto sarà dedicato – spiega Corrocher – a coloro che hanno perso il lavoro e che desiderano cimentarsi in attività di natura agricola. Per questa tipologia di cittadini l’esperienza si configura come una fase sperimentale per capire se tale attività può diventare nel tempo una attività di libera impresa. Queste persone potranno usufruire – fino all’esaurimento del fondo – e per un periodo massimo di 6 mesi di un contributo volto all’avvio di una attività di lavoro autonomo messo a disposizione dal Comune in collaborazione con la Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia.

Durante questo arco di tempo i soggetti saranno tenuti a versare all’associazione temporanea una quota mensile omnicomprensiva di 90 euro a titolo esemplificativo e non esaustivo per utilizzo del terreno, acqua, consulenza e formazione riguardo la conduzione biologica del lotto. Trascorsi i sei mesi dall’avvio dell’attività i soggetti potranno decidere se diventare soggetti economici e proseguire l’attività oppure interrompere l’esperienza. In caso affermativo sarà stipulato un apposito contratto di sub affitto per le particelle in uso ed una apposita regolamentazione sarà stipulata per stabilire i rapporti tra gli assegnatari e l’associazione…”. Nell’arco del triennio di validità del progetto potranno essere possibili nuovi inserimenti.

orto sociale“I disoccupati, tolto il fabbisogno familiare, potranno (attraverso una propria partita Iva in regime di esonero trasferire in conto vendita le loro eccedenze all’associazione temporanea che provvederà alla vendita. Il ricavato, detratta una adeguata percentuale, stabilita in base agli usi correnti, verrà corrisposto ai soggetti interessati. In questo senso è stata coinvolta l’associazione Coldiretti che ha già manifestato il proprio interesse verso l’iniziativa e potrà contribuire al sostegno del progetto in forme e modi da concordare. Le spese di natura agricola (sementi, concimi, trattamenti biologici, ore di lavoro, trasporto del prodotto, spese conto terzi) verranno anticipate dall’azienda agricola Baugiano che riceverà quanto dovuto dall’Ats”.

2. Un 2° lotto (per circa 1 ettaro di terreno) vedrà la suddivisione in 50 appezzamenti di 150 mq ciascuno. Sarà dedicato a soggetti residenti nel comune di Quarrata che intendono utilizzare gli appezzamento per effettuare coltivazioni biologiche da utilizzare per il fabbisogno familiare. Per l’assegnazione dei lotti sarà indetto un avviso pubblico e sarà stilata una apposita graduatoria.

In questo caso verrà previsto un piccolo contributo di 50 euro annui come quota omnicomprensiva dell’utilizzo dei terreni, dell’acqua e dei rimessaggi previsti. Parte del lotto potrà essere dedicato anche al rapporto tra nonni e nipoti “attraverso l’opera di pensionati che interagiscono con i nipotini e con i bambini delle scuole da realizzarsi eventualmente anche in collaborazione con le associazioni di settore, le istituzioni scolastiche ed altri enti pubblici”.

3. Il lotto 3 sarà destinato all’inserimento di un minimo di 10 giovani “non ancora inseriti nel mercato del lavoro e di adulti che posseggono abilità diverse ed hanno la necessità di trovare contesti socio educativi utili alla loro socializzazione e volti allo sviluppo delle specifiche capacità individuali. In questo caso i soggetti saranno individuati attraverso un lavoro concertato tra l’associazione e il Comune.

orti socialiL’attività sarà costantemente seguita sia da tutor messi a disposizione dai soggetti del terzo settore presenti nell’associazione che dall’azienda capofila per la parte agraria. Sarà privilegiata la natura educativa e di socializzazione delle attività e l’associazione (attraverso le organizzazioni del terzo settore) svolgerà una funzione di tutoraggio sociale.

Nell’orto sociale verranno effettuati anche corsi pratici di avviamento al biologico e al biodinamico gratuiti aperti anche alla popolazione e tutoraggi per assicurarsi da un lato che tutte le persone coinvolte si trovino a loro agio e traggano giovamento dall’esperienza; dall’altro che tutti i prestatori di opera siano sensibilizzati sull’importanza di una agricoltura rispettosa dell’ambiente, della natura e della salute.

Il progetto “Orti Sociali” è già presente in Italia con la denominazione di “Orti Etici” e si avvale della collaborazione del professor Francesco Di Iacovo, esperti di Agricoltura Sociale presso l’Università di Pisa. A garanzia poi della sostenibilità e del “bilancio morale”, il progetto di Orto Sociale “Querciola” si avvale anche del supporto del Yunus Social Business Center di Pistoia, oltre che dell’individuazione di ulteriori partner come gruppi di acquisto locali, ristoranti, Circoli del territorio, bar nonché si propone di ricercare anche l’appoggio di Banche e Fondazioni visto l’alto valore del progetto per il territorio comunale e non solo.

Scarica

Print Friendly, PDF & Email

2 thoughts on “ORTI SOCIALI ALLA ‘QUERCIOLA’

  1. Andrea Bagattini scrive:

    Ottima e lodevole iniziativa !…..Mi permetto però di fare alcune considerazioni che credo utili visto che abito in quesrciola e coltivo li un pò di terra per Hobby. Prima considerazione: 90 euro al mese non sono pochi , per chi deve iniziare un’attività molto poco remunerativa. Seconda considerazione: se non si interrompono i furti di attrezzature agricole non sarà possibile tenere in loco nessun attrezzo da lavoro ( furti che alla Caserana hanno toccato molte famiglie).
    Questo potrebbe essere un grave impedimento capace di fare fallire l’iniziativa, se non ci si vuol sciacquare la bocca e la coscienza sarà meglio tenerne conto. Per quanto mi riguarda OFFRO LETAME BIO GRATIS di ottima qualità, fino a fine scorte. (il letame è gratis se venite a prenderlo.Rimborso gasolio se lo devo portare io, ma sul carrello lo caricate voi).

Comments are closed.