PISTOIA. È stato firmato stamattina, a distanza di dieci anni, il nuovo protocollo tra Regione Toscana e Unicef, per rafforzare le politiche e le azioni di sostegno all’allattamento materno. Lo hanno siglato l’assessore al diritto alla salute Luigi Marroni e il presidente dell’Unicef Italia, Giacomo Guerrera.
Erano presenti i direttori generali delle Aziende Sanitarie che hanno intrapreso percorsi di trasformazione migliorando le pratiche assistenziali nei punti nascita degli ospedali e che, a loro volta hanno sottoscritto il nuovo protocollo. Ha quindi partecipato e firmato anche il direttore generale della Ausl3, Roberto Abati, che era accompagnato dal responsabile dell’area materno infantile Rino Agostiniani, dalla coordinatrice infermieristica Luisella Chieli e dall’infermiera consulente per l’allattamento Beatrice Severini.
Dal 2007, infatti l’Ospedale di Pistoia è “Amico dei Bambini”, secondo le raccomandazioni, riconferma conseguita anche nel 2011 a seguito dell’accurata valutazione da parte della Commissione dell’Unicef che verificò che gli obiettivi erano stati mantenuti e, in alcuni casi migliorati.
Con il protocollo firmato stamattina anche la Ausl3 ha celebrato i 10 anni di collaborazione con Unicef e rinnovato l’intesa per operare congiuntamente per la promozione, il sostengo e la difesa dell’allattamento al seno.
“I nostri operatori nei punti nascita, ma anche nelle sale parto e nei consultori sono già tutti al lavoro per la riconferma prevista nel 2015 perché questo è un risultato che si può conseguire solo se c’è un percorso omogeneo e integrato: dal momento della gravidanza fino al parto e quando la donna torna a casa” – ha detto Abati, sottolineando che i nuovi ambienti del San Jacopo faciliteranno ulteriormente la promozione dell’allattamento, e le attenzione del personale nei confronti dei genitori che sono protagonisti dell’evento nascita.
Un evento che sempre di più dovrà coinvolgere i servizi territoriali, anche attraverso la realizzazione della “Comunità del Bambini”. Lo ha annunciato Agostiniani che al progetto si sta dedicando con attenzione per un vero cambiamento culturale che oltre agli operatori coinvolga mamme, papà e famiglie per garantire le migliori aspettative di salute per le future generazioni.
Nella foto: Chieli, Agostiniani e Severino.
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