OSPEDALE DI PESCIA, IMPEGNO DI PRIMO PIANO PER CHI SARÀ SINDACO DELLA CITTÀ

Andrea Giuntoli
Andrea Giuntoli

PESCIA. Apprendiamo dai giornali che ancora una volta all’ospedale di Pescia ci sono stati intoppi per l’utenza a causa di un macchinario datato di sedici anni, nella fattispecie l’unico mammografo in dotazione alla Radiologia, reparto di eccellenza assoluta del nostro presidio, che svolge un ruolo strategico di prevenzione e diagnosi in un comparto molto delicato come quello del tumore alla mammella.

L’Azienda ha prontamente smentito il problema, dandolo per risolto e rilanciando sugli interventi previsti per il futuro, frutto di impegni presi in occasione della visita di qualche mese fa del Presidente della Regione.

Comunque, come da dieci anni a questa parte, le chiacchere stanno a zero, vedi vecchie promesse fatte per investire 12 milioni nel comfort alberghiero dell’ospedale o la favola del nuovo ospedale dalla Valdinievole, di cui fortunatamente ora più nessuno parla.

Naturalmente ci fa piacere che l’Azienda abbia mantenuto vecchi e dovuti impegni, e non dovrebbe certo esserci bisogno di far venire il presidente Rossi in pre-campagna elettorale con a seguito tutto il codazzo di adulatori per spingere la direzione dell’Asl a investire sul nostro ospedale e potenziarlo nell’ottica di offrire sul territorio della provincia un servizio omogeneo e diffuso di qualità, anche con la finalità di diminuire l’annoso e costosissimo fenomeno delle fughe dall’Asl 3 di Pistoia verso altre aziende, dovuto alle lunghe liste di attesa e in parte anche a mancanza e sbagliata ripartizione di posti letto.

Riguardo il piano di riorganizzazione licenziato dalla conferenza dei Sindaci l’anno scorso, rimane inevaso il più importante degli impegni a seguito dell’avventata chiusura del reparto di pediatria, dove in sua sostituzione doveva prevedersi un’osservazione breve di almeno 48 ore in un ambiente dedicato, mentre ad oggi risulta una presa in carico dei bambini per poche ore in locali poco idonei attigui al pronto soccorso.

L’ospedale è un centro di servizi pubblici di eccellenza della Valdinievole e su di esso bisognerà che i futuri amministratori del territorio ritrovino una capacità di indirizzo progettuale teso al suo potenziamento.

Il sindaco di Pescia in questa direzione dovrà svolgere un ruolo propulsivo di spinta politico-amministrativa importantissimo; i sindaci devono riappropriarsi di conoscenze specifiche sulla sanità e il sociale che diano loro la capacità di interloquire con l’Azienda sanitaria e programmare una sanità migliore per il nostre territorio, dove i centri minori non siano penalizzati rispetto ai capoluoghi.

All’ospedale della Valdinievole, in prima battuta, per rimanere un centro di eccellenza, oltre agli investimenti che l’Asl3 dice essere in cantiere, vedi la nuova Radiologia, serve più personale per implementare la qualità di reparti dove gli operatori stanno già facendo miracoli, un angiografo nuovo che è stato promesso, un mammografo nuovo che era stato promesso e non è arrivato ancora, la salvaguardia dei livelli di prestazione per l’attività chirurgica nelle specialità dove Pescia ha sempre espresso eccellenza e, a mio modesto parere, ripensare alla riapertura del reparto di pediatria, la cui chiusura è stato un errore oltre che sul piano dell’immagine anche su quello economico, laddove è stata indebolita tutta l’area materno infantile, fiore all’occhiello dell’ ospedale, che attira utenti da tre province.

La volontà di riaprire il reparto di pediatria segnerà, anche sul piano morale e simbolico, il salto di qualità che gli amministratori dovranno fare nel ripensare e progettare un ospedale della Valdinievole di primo livello, che si inserisca tra Pistoia e Lucca con un’offerta di qualità che soddisfi i bisogni dei cittadini e aumenti la loro fiducia verso le strutture del loro territorio.

Andrea Giuntoli
Candidato Sindaco di Pescia

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