OSPEDALE PACINI, RECITA IN-FINITA

Aspettando Marroni che è a cena...
Aspettando Marroni che è a cena…

LIMESTRE-MONTAGNA. Ore 21.00 assemblea con (2) Marroni alla Dyanamo Camp per… già per cosa? Comunque le 21.00 iniziali sono diventante le 21.35, orario in cui (2) Marroni e C. si sono presentati al cancello d’entrata della Dynamo. Come mai hanno fatto tardi? Erano a mangiare, anche i politici, nominati e non nominati o innominati, è risaputo che mangiano, e non è una battuta ma un dato di fatto: hanno semplicemente fatto tardi a cena. Inizia così la serata di ieri in quel di Limestre, con i politici che si fanno attendere e i cittadini, ad attendere i politici compostamente fuori, indossando le pettorine, con il lumino da cimitero in mano e un numero di matricola stampato su un adesivo messo in capo o sulla giacca.

I politici quelli di professione quali il VenturiMorelli (non correggete! Non è un errore si scrive così tuttattaccato) sono in tour per la campagna elettorale del proprio partito e tentano d’imbonirsi il popolo che non è più bue. Mentre gli innominati, cioè quei personaggi esecutivi non nominati in quanto non votati, ma investiti di grazia divina e con il compito dei tagli di svariate centinaia di milioni di euro l’anno, cercano di spiegare che a parte la chirurgia e di conseguenza l’ortopedia (ma nessuno questo lo ha detto), l’Ospedale – a qualcuno di loro è scappato perfino Piot – non verrà sfogliato come un carciofo.

Su questo punto il dott. cordiale Abati è stato chiaro: lui sente delle voci (?) che gli dicono che l’Ospedale Pacini viene sfogliato come un carciofo. “No! Non è così – ha fermamente ribadito – questo non è vero… a parte la chirurgia con annessa ortopedia… e poi, sì, c’è stata, sì, recentemente la chiusura della mensa, ma comunque non si va in questa direzione, statevene tranquilli”, ci sono i patti territoriali incisi nel bronzo, ma dimenticati nei cassetti del Comune di Pistoia, che sono una vera e propria garanzia di trasparenza per tutti.

Luigi Marroni
Luigi Marroni

Al Venturi-Morelli (qui si legge come PD-L) senza quindi il Morelli, è passata la “fissa” della finanza creativa e non va più in giro a proporre mutui, a tassi scontati, da 420 milioni di euro per tappare i buchi di Massa: forse perché influenzato dalla festa del Papa e ispirato dalla ricorrenza di San Giuseppe, il falegname per antonomasia, si è dato al più umile bricolage. Vuole fare un più modesto tavolo, uno solo, ma fatto bene e soprattutto grande, talmente grande che tutti dovranno trovarvi posto: ci dovranno essere tutte le associazioni, tutti i cittadini le forze politiche e le rappresentanze istituzionali.

La commedia, non a caso il tutto si è svolto in un teatro, è continuata con (2) Marroni che ha tentato le c oup de théâtre, recitando con trasporto quant’è buona e quant’è bella la Bottega della Salute, che, anagraficamente parlando è la sorella di quel capolavoro di Ecco Fatto! La Montagna non aspetta altro!

L’interpretazione è talmente riuscita, che il teatro si è svuotato senza aspettare neanche la fine del primo atto, ma con la consapevolezza che vette più alte non potevano ormai essere toccate.

Sulle ali del successo incontrato, l’assessore alla Sanità e al diritto alla salute, ha aggiunto, ringraziando il pubblico che usciva dalla sala, che la prossima settimana sarà in tour a spargere il suo verbo all’Isola d’Elba e a incontrare i simpatici isolani, anche loro alle prese con i “potenziamenti” degli Ospedali.

FINE

Per gli amanti della commedia si replica domenica mattina a Pracchia alle ore 9.30. Si raccomanda puntualità: non dilungatevi troppo con colazioni e se qualcuno deve mangiare lo faccia per tempo, organizzandosi per essere presente all’orario stabilito nella sede della locale Misericordia. Per parlare di treni che non passano più.

marcoferrari@linealibera.it

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2 thoughts on “OSPEDALE PACINI, RECITA IN-FINITA

  1. Sarà anche una battuta, ma pare che mentre i politici stavano a cena, uno di loro ha detto di non fare aspettare la gente alla Dynamo Camp.
    C’hanno detto che la Silvia ha detto: «Con calma… tanto loro laggiù hanno digià mangiato…».
    Sindaco… Per favore dicci che è solo una battuta!

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