PISTOIA. Il consiglio comunale di ieri è partito col turbo, accese discussioni procedurali hanno occupato i primi 90 minuti e la trattazione dell’o.d.g. sulla promozione della cannabis è stata ritardata.
La seduta precedente, qualcuno lo ricorderà, si era conclusa per mancanza del numero legale. A far mancare i voti necessari a far passare un emendamento presentato dal Pd erano stati anche quattro rappresentanti della maggioranza.
Ieri alla riapertura, il Pd ha ritirato l’emendamento oggetto della disputa con l’intenzione di spuntare le armi agli oppositori o comunque limitare i danni, ma a qualcuno è parso illegittimo non procedere al voto su cui ci si era interrotti la volta precedente… argomentando e sottilizzando si stava facendo tardi.
Alle 16:40, presa la risoluzione di correggere appena possibile il regolamento, è iniziata la discussione vera e propria.
Paolo Lattari, uno dei presentatori insieme a Billero e Sforzi dell’ordine del giorno, esordisce dichiarando che se il Viagra fa stare bene, nella sua accezione non medicamentosa, così è per la canna indica. Niente osterebbe, dunque, ad ammettere un uso ludico di una cosa che fa stare bene.
Continuano gli interventi a favore della cannabis anche come pianta della canapa che è in grado di fornire reali e importanti risorse di natura alimentare, tessile ed anche occupazionale. Qualcuno ha perfino rammentato la vocazione della nostra terra (Canapale e le funi di via del Funaro) a dar vita ad una pianta di cui oggi si parla solo in termini ambigui.
La Consigliera Breschi del Pd ha posto il seguente quesito: “Quanti in questo consiglio hanno usato cannabis? Io mai. Ho avuto, nella vita, momenti difficili, eppure non ho fatto ricorso a mezzi diversi dalla forza d’animo”. Ha poi affermato che per l’uso di sostanze c’è una predisposizione genetica (facendo sobbalzare il dottor Lattari che nella sua replica ha attribuito l’affermazione suddetta a una visione lombrosiana). Infine la consigliera si è dichiarata favorevole all’uso terapeutico e non ludico della cannabis.
Il Presidente dell’assemblea Niccolai interviene per dire tra l’altro che la previsione di creare accise (di cui si parla nell’o.d.g.) sulla produzione e la vendita di cannabis significherebbe tornare alla casella di partenza (il prezzo sarebbe così alto che indurrebbe il mercato nero). Per questo nel voto finale si è astenuto pur auspicando l’elaborazione di una norma nazionale che andasse nel verso della liberalizzazione.
Alessandro Capecchi è stato veemente e appassionato: “Ho sentito di essere accusato di posizioni ideologiche. È più ideologico chi parla di liberalizzare. Dirò quindi a buon diritto come la penso: primo il metodo, si mischiano due argomenti diversi uno è l’uso terapeutico (qui mi rimetto alle valutazioni di chi ne sa più di me: il Ministero della salute che usa la morfina per i casi in cui è necessario) l’altro è la legalizzazione delle droghe leggere, cioè aprire le porte all’uso di cannabis tout court. Quando si dice che le carceri sono piene di tossici, si sappia che questi non sono utilizzatori ma spacciatori”.
Ha concluso sostenendo che il pericolo è di tirare su ragazzi spenti e demotivati. Non serve spiegare ai giovani che la droga fa stare bene, ma invece deve essere detto chiaramente che fa male e quali danni procura. Il consigliere del Pdl ha poi evocato la tristissima “stanza del buco” davvero l’aberrazione più seria e spaventosa che l’ideologia ha prodotto in materia.
Il consigliere Sabella ha ricordato che in Colorado si sono realizzati 2 milioni e mezzo di dollari dalla vendita della droga leggera e dalla installazione di distributori automatici (splendida preda per i teenagers) si prevede un utile di 9 miliardi di dollari. Potrebbe essere un buon motivo? Anche no.
La consigliera Celesti ha ricordato quali sono gli intenti di questa mozione: impegnare Sindaco e giunta ad attivarsi presso il Parlamento per dare vita ad una norma antiproibizionista. “Sono favorevole – ha detto Celesti – all’uso di qualunque sostanza consenta di mantenere il miglior livello dell’esistenza a ciascuno, che sia cannabis, morfina o altro, ma sotto stretto controllo, come prevede la legge. Inoltre ogni individuo reagisce in modo diverso a qualsiasi sostanza fosse anche l’aspirina e nessuna droga è da prendere sottogamba”.
Il capogruppo Sarteschi in dichiarazione di voto: “Premesso che non dovremmo occuparci di queste materie che non ci competono – ha continuato –, si tratta di avere una visione liberale oppure da stato etico. In un sistema liberale come il nostro, lo stato deve vietare i comportamenti quando i divieti sono efficaci, dal proibizionismo in poi si dimostra che tali divieti non servono. Alla legge non spetta di fare censure morali. Proibire non è da stato liberale. Il Pd dà questo messaggio ed il voto è contrario».
Gli astenuti sono 2 a favore votano in 4, contrari 25. Non approvato.
Interessante ma non esaustivo, un consiglio comunale e mezzo per mettere sul tavolo argomenti complessi e di difficile sistematizzazione, fuori dalla portata ma parliamone, perché no?
Il fatto è che i problemi restano fuori dal palazzo, i ragazzi si fanno le canne, giocano con i cellulari di ultimissima generazione e non parlano più con nessuno. Tra loro si aggira un ospite inquietante, il nichilismo. Non serve a niente metterlo alla porta, perché ovunque, già da tempo e in modo invisibile, esso si aggira per casa. “Ciò che occorre è accorgersi di quest’ ospite e guardarlo bene in faccia” (Martin Heidegger).
RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
Da: Massimiliano [massimiliano.sforzi@gmail.com]
Oggetto: articolo non corretto
Corpo del messaggio:
Carissimi, ringraziandovi, come sempre, dell’attività democratica che state svolgendo, vi comunico che l’o.d.g. sulla cannabis bocciato ieri sera in consiglio comunale di Pistoia è stato proposto dai consiglieri Andrea Betti di Adesso Toscana, Rosalia Billero di Rifondazione Comunista (Federazione della Sinistra) e da me (Sel).
I votanti a favore sono stati quattro (Betti, Billero, Ruganti – lista civica Insieme per Pistoia, Sforzi), le due astensioni (presidente del consiglio comunale, Niccolai e Lattari –Lista Civica Spirito Libero), i contrari tutto il resto del mondo!
Buon lavoro,
Massimiliano
Ringrazio Massimiliano che ci legge e mi scuso per l’errore di aver inserito il consigliere Lattari tra i presentatori dell’o.d.g., con lui prima di tutti e con i lettori.
Paola Fortunati.
Un paio di precisazioni in merito ai tre (dico: tre) consigli necessari per dipanare l’OdG presentato da Billero-Sforzi-Betti.
Negli interventi riassunti nell’articolo mancano totalmente quelli miei e di Giorgi: non vorrei che si pensasse che il Movimento 5 Stelle non aveva niente da dire in merito (informo che esiste anche una proposta di legge in discussione tra gli attivisti sulla piattaforma nazionale del M5S dal titolo: “Modifiche al testo unico delle leggi in materia di disciplina degli stupefacenti e sostanze psicotrope, prevenzione, cura e riabilitazione dei relativi stati di tossicodipendenza”).
La questione che invece ha visto interrompere il Consiglio precedente e assorbire buona parte del tempo di questo non è, come si tenta di far credere, un sofismo bizantino, ma una questione fondamentale che riguarda la tutela dei diritti delle minoranze consiliari e che potrà avere ripercussioni in seguito. Ovviamente non è questo il luogo adatto per approfondire la questione ma credetemi se vi dico che il problema non è affatto da sottovalutare.
Auguro un buon lavoro a tutto lo staff di LineeFuture.
Luca Rossi