OSTE-PRATO. [a.r.] Sulla vicenda della controversia tra la Arciconfraternita di Prato e la sezione di Oste, siamo a leggere, finalmente, delle dichiarazioni del comitato ostigiano in favore della sezione di Misericordia guidata da Bartoletti.
La nota propone una serie di considerazioni, tutte già pervenuteci “sotto traccia” ma che, grazie alla statuizione giudiziale, spuntano oggi come prezzemolo, lasciando intendere che l’intera vicenda avrebbe visto – molto probabilmente – la regìa d’insospettabili poteri occulti, che rimanderebbero a grembiulini & muratori propri d’altri luoghi.
Nel comunicato, infatti, si denuncia la parzialità e dipendenza della locale Tv Prato accusata di fare una comunicazione faziosa, per aver mancato una giusta ed equilibrata rappresentazione dei fatti, richiamando la pesante ipoteca che l’emittente ha, nella figura del direttore, un accolito certo della Arciconfraternita pratese.
Intanto a Oste si preparano le vestizioni che saranno officiate dal parroco e correttore morale don Simone Amidei e dunque si assisterà forse allo scontro tra i poteri temporale e spirituale, anche considerando il riconoscimento conferito alla sezione di Oste dal vescovo Fausto Tardelli?
Questo il testo del Comunicato in linea su Fb:
MO’ BASTA… (PARTE 1)
Salve a tutti, purtroppo come comitato ci troviamo costretti, nostro malgrado, a scrivere perché ad oggi dalla Misericordia di Prato si tende a minimizzare la portata dell’evento relativo alla sentenza del giudice Morabito del 30 ottobre scorso circa il rigetto del commissariamento della Confraternita della Misericordia di Oste.
La Misericordia di Prato attraverso i suoi mezzi d’informazione sta cercando di far credere che la sentenza è relativa soltanto all’urgenza del commissariamento.
Sbagliato! Purtroppo per la Confraternita di Prato, il giudice ha rigettato l’urgenza già a fine agosto, mentre a ottobre ha giudicato nel merito del commissariamento rigettando tutte le accuse mosse dalla confraternita Pratese, smontando punto su punto tutto il castello di menzogne da loro costruito.
La Misericordia di Prato è stata obbligata dal Tribunale, in solido con il “commissario”, a pagare le spese processuali (per chi conosce leggermente il modus operandi dei tribunali sa cosa vuol dire, cioè la gravità della sentenza)!
Come Comitato “Io sto con Oste” comprendiamo l’accanimento di alcuni mezzi di comunicazione nei confronti della Misericordia di Oste, sappiamo benissimo perché essi continuino a riportare notizie parziali e false. Il motivo che forse tutti non sanno è questo: il responsabile dell’ufficio stampa della Confraternita della Misericordia di Prato è anche il direttore di Tv Prato, la quale si adopera in modo sistematico a dare spazio (ovviamente) alle sole ragioni della Misericordia di Prato, nonostante la sentenza del giudice e non dando alcuno spazio alle ragioni della confraternita ostigiana.
Fatta questa doverosa premessa, in questi mesi di controversia come comunità cittadina di Oste ci siamo accorti che alla Misericordia di Prato “non gli importa (lasciate passare il termine) un fico secco” della popolazione di Oste, anzi, come si è potuto riscontrare lo sciacallaggio non si è solo perpetrato sui mass media ma anche attraverso – alcuni, certo meno di una decina – “volontari” in lite con il consiglio direttivo della Misericordia di Oste (tra l’altro, la sbandierata lettera firmata da una quarantina di volontari contro l’attuale presidente non è mai stata recapitata a nessuno, se non alla solita Tv Prato che ha riportato una notizia senza verificarne la veridicità), lasciando serpeggiare nelle altre confraternite il venticello della menzogna e della calunnia, fomentando la divisione anziché il dialogo, la discordia anziché la fraternità.
Chi conosce la Misericordia di Oste, sa benissimo quanta cura, invece, i volontari ostigiani hanno da sempre avuto nei confronti dei propri concittadini! Proprio come cittadini ci sentiamo depauperati di un servizio svolto egregiamente in questi anni, non solo dal punto di vista professionale ma soprattutto dal punto di vista umano; il fatto che Prato arroghi a sé i servizi svolti dalla Misericordia di Oste, dimostra ulteriormente che chi pensa solo ai proprio interessi economici non è certamente la Misericordia di Oste.
La Confraternita pratese è certamente libera di andare avanti a “carte bollate” per risolvere il contenzioso, ma non ha mosso un passo per venire incontro alle esigenze della popolazione locale. La stessa sospensione dei servizi non è stata effettuata a seguito del mancato golpe ferragostano, ma era stata disposta già in anticipo rispetto al tentativo di commissariamento. In 35 anni a Oste è nato e cresciuto un servizio attento alle persone bisognose e alle esigenze del territorio nonostante tutto e tutti.
Cara Misericordia di Prato, dopo tre mesi di controversia se, come sbandieri sulla carta stampata, sei tanto “misericordiosa” potevi accettare il dialogo proposto da Oste senza bisogno di tante “giornalate” e fare un passo verso la riconciliazione nel riattivare i servizi nell’interesse della popolazione locale, invece di continuare ad arrampicarti sugli specchi!
Perché sbagliare è umano, ma perseverare è diabolico. Noi speriamo che non accada mai, ma se a Oste ci sarà un’emergenza da 118, quanto tempo ci vorrà in più per far arrivare un’ambulanza da più lontano? Voi vi barricate dietro ai sette minuti di limite massimo per arrivare sul luogo dell’emergenza sanitaria, ma come potrete giustificare tutto il tempo, il dolore, l’angoscia in più che chi attende il soccorso dovrà sopportare, sapendo che a poche centinaia di metri ci sono dieci autoambulanze ferme?
Il Comitato “Io sto con Oste”