
PRATO-OSTE. L’assemblea tenuta a Oste la sera del 12 settembre ci ha riportato a un’altra assemblea svòltasi ad Agliana per la sua Misericordia, indipendente, ma tale dfa presentare alcuni tratti comuni; un’assemblea che si distinse subito per la rocambolesca dimissione e successiva latitanza del correttore morale.
Anche all’interno di essa vi erano delle “cordate” di fedeli al Presidente Artioli. Così pare essere anche per l’assemblea di Oste, nella quale la comunità dei volontari sembra essersi spaccata in modo definitivo e, come sempre, alla faccia della fratellanza.
La circostanza è stata annunciata da una lettera di protesta inviata alla Nazione e ad altri organi d’informazione (vedi: misericordia-lettera-volontari-di-oste).
Le accuse riportate dai volontari che dichiarano sdegnati la loro “stanchezza e intolleranza” alle azioni di resistenza avviate dal Presidente sono davvero impressionanti: Bartoletti, appare descritto come un despota vessatore dei confratelli, preoccupato solo di dirigere la sezione come una holding (per di più multinazionale) e per finalità tutt’altro che di volontariato.
A leggere il comunicato, sembra di entrare in un mondo alla rovescia, tanto che ci chiediamo se abbiamo inteso bene: Daniele Bartoletti sarebbe davvero uno spregiudicato boss al cui confronto il Governatore dell’Arciconfraternita di Viareggio, Roberto Monciatti, parrebbe solo un simpatico chierichetto?
Proprio due giorni fa abbiamo raccolto anche le critiche telefoniche del segretario dell’Arciconfraternita di Prato, Andrea Gori, il quale ha protestato per la nostra parzialità e mancanza di trasparenza nel verificare le notizie concludendo, con una congettura, di una informazione offerta dalla nostra testata in modo fazioso e scorretto. Invitiamo il Gori a scrivere e così ad aggiornarci, ricordandogli la citazione evangelica di San Giovanni alla quale ci richiamiamo sempre: La Verità rende liberi.
La sera del 12 non siamo stati in grado di intercettare nessuno dei 40 dissidenti (dai diversi dissidenti, scusateci il gioco di parole), perché nessuno di loro ha còlto la disponibilità del question time offerto al termine della relazione, per formulare una qualche critica.

Perciò chiediamo di farsi avanti e scrivere o telefonare alla nostra redazione per poter rappresentare alla comunità le notizie e le informazioni relative alla asserita mala gestio bartolettiana che sarebbe stata perpetrata in oltre trent’anni di presidenza, con l’accordo di molti fedifraghi e/o collusi (come sostengono).
Noi, inguaribili romantici da sempre, tra Davide e Golia, scegliamo di solito il primo, il più debole, l’ultimo, ma non vorremmo mai scoprire di avere sbagliato il soggetto!
Abbiamo conosciuto Bartoletti e ci sforziamo di rimanere terzi, anche se in queste ore i contorni della vicenda si stanno ridelineando alla luce delle distinte verifiche contabili che sembrano smentire, proprio con le dichiarazioni e le relazioni dei diversi attori, le denunciate gravi difficoltà della Confraternita di Oste.
Nella pagina Fb del comitato Io sto con Oste non è presente alcun documento di volontari che si allineano alla Arciconfraternita pratese, ma non vogliamo credere che siamo di fronte a un gruppo di fedelissimi che hanno lanciato il sasso nascondendo la mano e, specificamente, ci sorprende la mancanza di commenti e critiche al nostro articolo (il secondo) che riporta le notizie provenienti dai professionisti Meoni e Picelli.
Attendiamo pazienti e, se qualcuno si farà vivo, assicuriamo correttamente una quarta parte al più presto.
[Alessandro Romiti]
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