VALDINIEVOLE. Quattro sindaci dei quali nessuno ha condiviso informazioni con i propri cittadini, un presidente della Provincia del Pd (indagato) e soltanto un rappresentante delle associazioni ambientaliste nel nuovo Consiglio di Amministrazione del Centro di Ricerca del Padule di Fucecchio: questo è il punto dell’ultima assemblea, avvenuta sabato scorso. Meritocrazia e competenze? Nemmeno a parlarne!
Nel frattempo fuori dal Centro sono dovuti intervenire i carabinieri per gestire un gruppo di cacciatori che hanno occupato lo spazio regolarmente richiesto e concesso al comitato “Salva il Padule salva il Centro”, appoggiato dal M5S e dai molti cittadini intervenuti. La presidente delle provincia Fratoni, a caccia di preferenze in vista di una candidatura alle prossime regionali, al suo arrivo si è cordialmente salutata con i cacciatori (circa 15) mentre non ha dialogato nemmeno un attimo né con il comitato né con i cittadini intervenuti a supporto del Centro (circa 200). Una prepotenza alla quale i presenti al presidio hanno risposto con dignità, continuando a manifestare pacificamente nonostante le continue provocazioni avallate dalla Fratoni.
Come siamo arrivati a questo punto? Il primo passaggio è stato il recente taglio dei fondi provinciali, una cifra piccola ma necessaria per tenere in vita il Centro; da qui il rischio di chiusura dell’intera struttura, già messa in bilico da una politica degli ultimi 10 anni che ha dirottato tutti i fondi disponibili in ambienti meno ambientalisti e più politicizzati, come il Consorzio di Bonifica, che assegna i lavori necessari alla manutenzione del Padule con criteri diversi.
Oggi, visti gli oltre 200 milioni di euro in arrivo per il progetto “Tubone” (una struttura di depurazione che metterà a rischio l’equilibrio idrogeologico non solo del Padule ma dell’intera Valdinievole) la politica vuole il controllo del Centro e quindi forza i tempi. Così, la stessa politica che ha tolto i fondi al Centro, sabato ha deciso di entrare prepotentemente del Cda. Nei prossimi giorni ci sarà la scelta del Presidente, che con ogni probabilità ricadrà sulla presidente della provincia Fratoni o su un suo “controllato”.
Il Movimento 5 Stelle si chiede: perché non possono essere i cittadini a decidere la sorte di questa importante struttura? Perché la politica vuole mettere le mani dove non deve e soprattutto dove non serve? Occorrono incontri aperti e non decisioni prese in stanze segrete! Il Movimento 5 Stelle si pone in netta contrapposizione con questo modo feudale di amministrare il territorio.
Le funzioni del Centro di Ricerca sono e devono continuare ad essere tutt’altro che politiche. Il Centro promuove la conservazione e la valorizzazione delle qualità storiche, ambientali e naturalistiche del Padule di Fucecchio e del Lago di Sibolla, aree umide di interesse internazionale, e di altri ambienti naturali della Toscana settentrionale. Organizza la fruizione dell’area protetta sia a fini didattici che turistici e svolge attività di ricerca e di monitoraggio della qualità ambientale, elaborando progetti di studio, conservazione e ripristino naturalistico che coinvolgono anche altre aree umide della regione. 5000 visitatori nel 2015, risultati di ripopolamento faunistico da record nei suoi 30 anni di vita, il mantenimento e la rinascita di una zona che oggi è pronta per “decollare” turisticamente con trekking, cicloturismo, fotosafari, passeggiate a cavallo e molto altro.
Alla prossima assemblea gli attivisti saranno di nuovo presenti a presidiare, assieme al “Comitato Salva il Centro” e ci si augura che i cittadini a supporto siano sempre di più. Nei primi giorni dell’anno sarà organizzato un incontro aperto al pubblico su questo argomento.
Movimento 5 Stelle in Valdinievole
One thought on “PADULE, 5 STELLE A FAVORE DEL CENTRO DI RICERCA E CONTRO L’INGERENZA DELLA POLITICA”
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