padule di fucecchio. CONCLUSO IL CENSIMENTO DEGLI UCCELLI ACQUATICI SVERNANTI

Il Padule di Fucecchio supera ancora le 13000 presenze, confermandosi fra le prime aree umide toscane

Padule di Fucecchio, censimento 1

PISTOIA. A metà gennaio si è tenuto anche nel Padule di Fucecchio il censimento annuale degli uccelli acquatici svernanti: oltre 13000 presenze complessive, che collocano il Padule ai primi posti fra le zone umide di tutta la Toscana.
Analizzando i dati per aree, si vede che 7774 uccelli acquatici (quasi il 60 per cento del totale), sono stati rilevati all’interno della riserva naturale pistoiese che rappresenta solo il 10 per cento della superficie della zona umida.
Considerando il dato relativo agli Anatidi e folaghe, le specie più sensibili al disturbo antropico, si nota che le aree protette Le Morette e Righetti/La Monaca/Il Coccio ospitavano l’80 per cento di questi acquatici, ben 7635 sui 9512 totali.
Il censimento, promosso a livello di grande area biogeografica da Wetlands International e svolto in Italia sotto l’egida dell’ISPRA, è organizzato in tutta la regione dal Centro Ornitologico Toscano, che nel Padule di Fucecchio si avvale del supporto locale del Centro di Ricerca; le operazioni di conteggio, a piedi e con imbarcazioni, hanno coinvolto quest’anno 14 rilevatori abilitati dall’ISPRA, con il supporto di 16 collaboratori.
Nel corso del censimento sono state rilevate ben 34 specie per un numero complessivo di 13016 uccelli, fra cui spiccano le Alzavole (7707), per le quali il Padule si conferma come l’area più importante della Toscana.

Garzetta (foto Federica Gianneschi)

Di grande rilievo i dati per alcune specie di notevole valore conservazionistico, come il raro Mignattaio (333): non sono mancati gli avvistamenti di specie rare come il Tarabuso, la Cicogna bianca ed il Fenicottero.
I risultati confermano quindi il valore naturalistico della più grande palude interna italiana, ma anche l’importanza della gestione tecnico-scientifica effettuata nella parte protetta per oltre un ventennio, nonostante i ben noti problemi gestionali degli ultimi anni.
Il Padule di Fucecchio, il Padule di Bientina e il Lago di Sibolla fanno registrare insieme più di 27500 presenze, a dimostrazione che le tre zone umide (riunite in un’unica grande area Ramsar) costituiscono ormai per gli uccelli acquatici un polo di attrazione paragonabile a quello della Maremma.
Il Centro di Ricerca e il Centro Ornitologico Toscano ringraziano la Regione Toscana, la Provincia di Pistoia e la Città Metropolitana di Firenze, il Consorzio di Bonifica 4 Basso Valdarno, l’Azienda Agricola Castelmartini e tutti i rilevatori ed i collaboratori che hanno contribuito alla buona riuscita del censimento.
I dati completi del censimento sono pubblicati su www.paduledifucecchio.eu; per ulteriori informazioni è possibile rivolgersi presso il Centro R.D.P. Padule di Fucecchio, tel. 0573/84540, e-mail fucecchio@zoneumidetoscane.it

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