CASTELMARTINI. Una quindicina di quintali di rifiuti raccolti nello spazio di poche centinaia di metri, sui due lati della strada che taglia il Padule ai piedi della collina di Massarella: tutto intorno uno scenario suggestivo con a sud i prati allagati di Cavallaia e l’antico borgo di Stabbia a settentrione.
Anche quest’anno si è svolta la pulizia degli argini fra il ponte sul Vincio e il ponte sul Canale Maestro, con lo scopo di sensibilizzare i cittadini e di restituire lustro a questa porta di accesso all’area palustre. Una pulizia metodica, a squadre di due, dove vengono raccolti dai grandi ingombranti alla carta di caramella, anche per comprendere la varietà e l’origine di un simile fenomeno.
Residui di pellame, spazzatura domestica, pneumatici, sanitari, calcinacci e materiali edili, ed ancora elettrodomestici, estintori e batterie: questo è quanto è stato raccolto in poco più di due ore di lavoro, oltre a centinaia di bottiglie di plastica, lattine e vetro che sono state messe a parte.
Si segnala alle autorità competenti anche un voluminoso cumulo di detriti derivanti da lavori edili (scaricati proprio in prossimità del cartello di divieto di scarico) che andrà rimosso con mezzi meccanici, anche al fine di dissuadere ulteriori apporti.
Quello dei rifiuti solidi dispersi nell’ambiente è un problema spesso sottovalutato, che sta causando danni molti rilevanti, che si manifestano sia nel luogo del rilascio, che a migliaia di chilometri di distanza e per la durata di decenni ed anche di secoli.
Solo per fare qualche esempio: le bottiglie e le lattine (anche per effetto dei residui di bibite) costituiscono delle vere e proprie trappole mortali per la fauna invertebrata (e particolarmente per i coleotteri); i residui di sostanze pericolose ancora presenti nei contenitori e nelle batterie (pesticidi, farmaci, idrocarburi, metalli pesanti ecc.) si disperdono contaminando decine di migliaia di litri di acqua; miliardi di sacchetti di plastica, trasportati in mare dalla corrente dei fiumi, vengono scambiati da molti animali (tartarughe marine, cetacei ecc.) per meduse o altre prede e ingoiati con conseguenze spesso letali.
Ma il più devastante di tutti i fenomeni derivanti dalla dissipazione dei rifiuti nell’ambiente è quello dell’accumulo di milioni di tonnellate di microparticelle di plastica nelle aree di vortice oceanico (i rifiuti plastici impiegano molti anni a raggiungere tali aree e nel frattempo si frammentano). In questi immensi territori marini, presenti in tutti gli oceani del pianeta, le particelle di plastica possono raggiungere una quantità pari anche a dieci volte quella del plancton, ed attraverso di esso entrano, in forma di sostanze molto pericolose (come i Pcb), nelle catene alimentari.
Per questo la fauna ittica, perfino quella proveniente da regioni pelagiche remote, presenta livelli di contaminazione sempre crescenti. In altre parole stiamo uccidendo il mare!
Il Centro di Ricerca, Documentazione e Promozione del Padule di Fucecchio ringrazia tutti i volontari che sono intervenuti (fra loro anche alcuni cittadini residenti nella zona) e il Comune di Fucecchio per la collaborazione prestata. Una analoga iniziativa sarà organizzata fra una settimana in un’area del settore pistoiese del Padule.
[rdp – padule di fucecchio]
Si, certamente! Grazie a tutti i volontari che si sono impegnati ed hanno fatto un ottimo lavoro. Ma anche, diciamolo chiaro e forte, una durissima parola di condanna a tutti quei cialtroni, ignoranti, maleducati e cafoni di tutte le estrazioni che quei rifiuti li hanno buttati lì. E’ veramente una indecenza alla quale, purtroppo, ci stiamo abituando tutti, senza reagire come si dovrebbe. E’ pur consapevole che non si può chiedere la luna a nessuno, è possibile che mai i così detti tutori dell’ordine si trovino al punto giusto nel momento giusto per poter colpire e sanzionare come si deve certa gente? In particolare i vigili urbani, sanno elevare solamente multe per divieto di sosta? Troppo comodo…
Piero Giovannelli