CASTELMARTINI. Come avviene da venti anni a questa parte – tanto è il tempo trascorso dell’istituzione della Riserva naturale del Padule di Fucecchio – a fine estate sono stati effettuati i lavori di manutenzione degli habitat e delle strutture di visita.
Un lavoro “ordinario” che nel tempo è passato inosservato, ma che ha consentito di mantenere in buono stato un’area protetta preziosa sotto il profilo della conservazione della biodiversità e sempre più visitata da turisti italiani e stranieri.
Come di consueto gli interventi sono stati svolti dal Consorzio di Bonifica 4 Basso Valdarno, con la supervisione tecnico scientifica del Centro di ricerca, documentazione e promozione del Padule di Fucecchio.
Il monitoraggio effettuato costantemente da personale qualificato e la puntualità negli interventi (talvolta effettuati anche con il coinvolgimento di personale volontario) hanno consentito di mantenere in efficienza strutture in legno, come passerelle e capanni per l’osservazione degli uccelli, realizzate oltre dieci anni fa, quando era stato possibile compiere investimenti importanti.
Gli interventi sono di varia natura, in parte costanti nel tempo, come il taglio della vegetazione lungo i sentieri e gli argini perimetrali, ed in parte dettati da fatti contingenti, come il cedimento di un tratto di arginatura. La manutenzione delle opere idrauliche è una delle attività più impegnative, in quanto le due aree che costituiscono la riserva sono completamente arginate e grazie a tale caratteristica consentono di operare una selezione delle acque in ingresso e di mantenere superfici allagate anche in periodo estivo.
Sotto il profilo del mantenimento degli habitat si sottolineano in particolare le buone pratiche legate alla gestione della vegetazione, come la rinnovazione, a rotazione, di piccole porzioni di canneto e gli interventi di taglio selettivo che favoriscono la presenza di piante apprezzate dagli insetti pronubi e di piante appetite dagli uccelli acquatici.
Negli ultimi anni alcuni interventi in una porzione limitata dell’area Righetti sono stati indirizzati anche al recupero della tradizionale coltivazione delle piante palustri da intreccio – la sala e il sarello – che vengono raccolte in luglio e lavorate dall’associazione Intrecci (che ha sede a Castelmartini).
Le opere sono effettuate nel rispetto della tempistica indicata nel regolamento dell’area protetta, ovvero fra il 10 di agosto e una settimana prima dell’apertura della stagione venatoria (che quest’anno cadeva il 18 settembre).
Secondo il Presidente del Centro Rdp, Rinaldo Vanni, “oltre al valore in sé, per la notevole importanza naturalistica dell’area, la gestione della Riserva naturale del Padule di Fucecchio ha rappresentato nel tempo un buon esempio di cura di beni pubblici, nonostante la progressiva riduzione delle risorse disponibili. Un impegno che il Consorzio ed il Centro hanno assolto grazie anche alla fusione di competenze diverse, idrauliche e naturalistiche”
Il Presidente del Consorzio Basso Valdarno, Marco Monaco, ha dichiarato che “la conservazione della natura, e degli ecosistemi palustri in particolare, sono attività assolutamente coerenti con la difesa idrogeologica del territorio, che deve puntare in primo luogo alla prevenzione del rischio. Le aree naturali, con i loro servizi ecosistemici sono in questo dei preziosi alleati, averne cura è un nostro dovere”.
[centro rdp fucecchio]