paese di cuccagna. VENITE, O STRANIERI, NELLA TERRA PROMESSA! QUARRATA VALORIZZA PERFETTAMENTE LA “LIBERA INIZIATIVA”

State seguendo una strada comunale e improvvisamente vi trovate dinanzi a sbarramenti di vario tipo: fine del tracciato? Macché. È che l’ufficio tecnico comunale e la polizia municipale non sanno leggere le mappe e credono che tutto il mondo sia dei privati. Così nasce di tutto e tutto il reticolo, percorribile da sempre, diventa magicamente di proprietà di chi lo chiude col beneplacito dei geometri del Comune… Alla salute! E come si incazzano, i comunali, se gli fate osservazione! Che paura!

SI DIVENTA, IN ITALIA, DIRIGENTI

SOL SE RIDI AI PARTITI E LI ACCONTENTI!


 

E camminiamo da soli
Nella notte più scura
Anche se il domani
Ci fa un po’ paura
Finché qualcosa cambierà
Finché nessuno ci darà
Una terra promessa…
                                                                                                             [Eros Ramazzotti]


X per interruzione strada. Percorsi gialli per collegamenti interrotti. Ma non è niente… Sono solo cazzate fra privati cittadini. Te lo garantiscono l’Utc comunale e il comando di polizia municipale

 

VENITE pure da tutte le contrade della Toscana, dell’Italia e del mondo. Quarrata è un libero paese democratico, in cui coloro che giungono e comprano fondi, rustici, case & castella, possono fare quel che vogliono a prescindere: perché i vecchi quarratini, figli di una cultura del rispetto, resteranno tranquillamente stretti fra «io fo come cazzo credo» dei nuovi mostri in arrivo; e «noi siamo ciechi come i gattini quando nascono» dei dipendenti comunali; e se sorge una grana qualsiasi perché i comunali non hanno vigilato come per legge, la risposta sarà semplice e secca: «Vedetevela fra voi privati, perché sono cazzi vostri».

Bella logica, non c’è che dire! E soprattutto esempio morale di sensibili dipendenti pubblici che rispettano la Costituzione e le leggi proprio come un briàco quando ha voglia di pisciare e la fa dove si trova, anche all’uscio di chiesa, se mai. Non scandalizzatevi, o signori della puzzetta sotto il naso: andate, invece, a scuola d’amministrazione cominciando dagli artt. 28, 98, 107 della Costituzione. Ma soprattutto, succhiatevi non il calzino di Bart Simpson, ma l’art. 54:

Tutti i cittadini hanno il dovere di essere fedeli alla Repubblica e di osservarne la Costituzione e le leggi.
I cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onore, prestando giuramento nei casi stabiliti dalla legge.

X e tracciati gialli come prima. Andiamo oltre il Rio, nella zona di Dreotto e del cimitero di Lucciano. Stessa solfa. Ma non è niente… Sono solo cazzate fra privati cittadini. Te lo garantiscono l’Utc comunale e il comando di polizia municipale

Mi chiedo, a questo punto, dove siano finite quella disciplina e quell’onore che sono costituzionalmente richiesti a coloro che dovrebbero, in teoria, essere al servizio della repubblica e non dei cazzi propri.

Politically correct, allora? E per cosa? Per voler bene e rispettare quella pubblica amministrazione che dovrebbe essere garante di tutto e che, invece, semina motivi di zizzania e di lite fra «gente che crede di poter fare quel che vuole» e chi «non è più nemmeno in grado di poter vivere e godere dei propri beni e delle proprie proprietà come ha fatto per secoli e come legge comanda»?

Su questi temi – che riguardano senz’altro tutti i Comuni della grande provincia di Pistoia – sarebbe bene che il Prefetto facesse opportuni accertamenti e non si limitasse, come di solito fanno i prefetti della repubblica, a opporre il religioso silenzio (colpevole) dinanzi a situazioni che turbano la vita delle persone normali garantendo solo il benessere dei pochi a cui i democratici sembrano particolarmente (e direi anche vergognosamente) inclini, ossequienti e favorevoli.

Giustizia quale? Quella dell’altro mondo come diceva Pio VII nel Marchese del Grillo?

Quando si parla troppo di santità, vuol dire che – nostro malgrado – viviamo in mezzo ai diavoli e agli stronzi. E così, se tanta è l’urgenza di dedicarsi alla Marcia della Giustizia (in cui si coinvolge volentieri anche il sindaco Mazzanti e la sua giunta dorata) con don Ciotti, le Libera (un corno!) e Gherardo Colombo; e magari anche con la presenza di teologi (?) come Antonietta Potente, famosa per aver scoperto in dio (entità che nessuno ha mai visto né conosciuto) caratteristiche più femminili che maschili (ci dovrebbe però chiarire chi è che mise incinta la madonna e con quali spermatozoi femminili…?); se tanta è l’urgenza per la Marcia della Giustizia (forse c’è un errore: si doveva scrivere «marcia giustizia» o «giustizia marcia» e basta), vuol dire che a Quarrata ce n’è, di giustizia, quanta nei tribunali governati dalle toghe rosse di Palamara.

Qui, in nome della libertà di critica che tanto rompe i coglioni ai comunali Gelli & Bai, «uomini del quieto vivere (tanto i cazzi son d’altri)» e che aspettano la pensione, io propongo a tutti (Prefetto e Procura della Repubblica in primis) l’uso e l’abuso del territorio che si attua in quel di Quarrata grazie a un ufficio tecnico che vede solo il «lassàteme ’n pace!».

Prendendo spunto da un famoso commissario Montalbano di Andrea Camilleri, stamattina vi mostro Gli Arancini del Montalbano, dove i privati sopra strade, che non vedono solo il dirigente Iuri Gelli e il comandante Marco Bai (ma forse perché non sanno leggere le mappe…), piazzano sbarramenti e interrompono collegamenti ultracentenari perché… «così è se vi pare e sennò cazzi vostri»!

Foto dell’area di Dreotto e del cimitero di Lucciano

Siamo all’osceno, all’assurdo e all’emetico (andate a vedere sul Vocabolario Treccani on line, che piace poco alla sinistra, più portata per i cruscanti targati Pd, che un mio carissimo parente definisce Accademia della Semola). D’altronde, cosa vogliamo aspettarci da un ufficio tecnico comunale in cui un certo numero di personale

1. al mattino lavorava ad agio in nome del pubblico e del popolo italiano
2. al pomeriggio lavorava a cottimo contro gli interessi pubblici in studi privati?

Erano le stesse persone, gli stessi tecnici e – parlo come Craxi dinanzi a quel genio di Di Pietro – lo sappiamo tutti. Poi magari vi pubblico anche qualche bella notiziola o documento ad hoc che farà sudare qualcuno.

Stringendo su Dreotto e il cimitero di Lucciano

La riprova di come si lavorava colà in quelle stanze dell’Utc? Basta che vi rileggiate la storia della piscina fatta andare a gambe all’aria a scàpito dei quarratini, anche quelli che votano Mazzanti.

O basta che ripassiate – ve le pubblicherò strada facendo – certe brillanti prassi dell’architetta Nadia Bellomo e del fu-comandante Oliviero Billi (oggi consigliere della Lega ad Agliana), sia in quel di Lecceto di Montorio con i passi carrabili e gli abusi edilizi, che nell’area della cosiddetta Querciola, fiore all’occhiello per i deficienti che ci credono e per i compagni che aspettano il volo del ciuco

Buona giornata a tutti coloro, che sono qua citati, da parte di chi è pronto, sin d’ora, a rendere ragione (documentale) delle proprie esatte affermazioni. E in qualsiasi sede!

Edoardo Bianchini
[direttore@linealibera.it]
L’articolo 21 della Costituzione c’è ancora,
anche se il Pd vorrebbe abolirlo di fatto


Anche questo è un successo dei democratici e dei loro alleati

 

I compagni democratici dovrebbero vergognarsi di gestire il territorio del Montalbano – loro che sono filo-gretiani e green – come lo stanno facendo da decenni con l’opera di funzionari che non si raccapezzano a partire dalla logica delle evidenze e dalla lettura delle carte.
Ma Mark Rutte ha torto o ragione marcia a prenderci per il culo, scusate?


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