pagliuzze, travi & alberi di maestra. UNA LEGGE DELLA JUNGLA NON CERTO UGUALE PER TUTTI

«Perché osservi la pagliuzza nell’occhio del tuo fratello, mentre non ti accorgi della trave che hai nel tuo occhio? O come potrai dire al tuo fratello: permetti che tolga la pagliuzza dal tuo occhio, mentre nell’occhio tuo c’è la trave? Ipocrita, togli prima la trave dal tuo occhio e poi ci vedrai bene per togliere la pagliuzza dall’occhio del tuo fratello»
(Matteo 7, 1-5 – Detto anche per i sostituti-scout di ispirazione cattolica)


Le disposizioni inutili impartite dal capo ai suoi disobbedienti subalterni


LA NAZIONE COL TIRRENO:

C’È CHI ARRANCA E CHI FA IL PIENO


 

Similitudini & uguaglianze

Ieri, nell’articolo il triangolo no. non lo avevo considerato. alla fine però, controvoglia, ma mi è toccato… ho scritto «…il procuratore capo Coletta – che nessuno dei suoi subalterni sta a sentire: domani vi spiego perché…».

Oggi, 29 maggio, vi spiego perché nessuno lo sta a sentire. Seguitemi, partendo da quello che aveva scritto il Coletta a dicembre del 2020, e che potete leggere nella foto qua sopra.

Erano vietate – come diceva il Pm capo di Pistoia – le corsie preferenziali nel distribuire notizie. Ma evidentemente questa regola non vale per Il Tirreno e per il dottor Massimo Donati, il giornalista che può tranquillamente mettere il naso anche nei documenti d’ufficio, come ho già mostrato e dimostrato più volte.

Tirreno che è, oltre che prediletto dalla procura, anche un quotidiano che ignora i doveri di cui alla legge 47/1948: non pubblica, infatti, le richieste di rettifica. Noi, per esempio, la stiamo aspettando da un mese, come una grazia di Dio che – non esistendo – non può giungere mai. Eppure la rettifica doveva essere pubblicata entro due giorni dalla nostra richiesta. Offìdati dei giornalisti iscritti all’ordine del Marchini e del Bartoli!

Ed è inutile scriverlo e riscriverlo e farlo presente anche al presidente dell’OdG Toscana: perché, fra tutti, vedono solo il bruscolo nell’occhio dei liberi informatori come noi, e godono se i sostituti Curreli e Contesini fanno sequestrare la testata da una Gip Martucci che non è in grado (a nostro avviso) di riflettere con mente pura su certi argomenti che le si confondono dinanzi alle pupille.

Con la procura di Pistoia il Donati sembra avere un rapporto particolare. Pubblica generalmente per primo, rispetto a La Nazione, e pubblica sempre particolari più numerosi rispetto alla testata fiorentina

Nel settore procural-penale, infatti – tranne che per alcuni casi di assoluto rispetto, come, ad esempio, la terna che ha stoppato gli assurdi del sequestro –, in molti pensano ai bruscoli e ignorano l’albero di maestra della HMS Victory di Nelson, che hanno nel loro occhio cecato.

Cecato dalla strozzatura prospettico-ideologica con cui osservano il mondo e scendono in terra per giudicare, senza criterio certo, i vivi e i morti.

Edoardo Bianchini
[direttorre@linealibera.it]


Print Friendly, PDF & Email