AGLIANA. L’assessore Valentina Noligni ha relazionato nella commissione dei capigruppo sulla situazione della pavimentazione del Palacapitini di Agliana, finito oggetto di una controversia tra il Comune e l’esecutore del manufatto, accusato di avere installato in modo non corretto l’opera.
L’assessore ha riferito nella commissione che il tecnico nominato dal Tribunale si è espresso concludendo che “…il parquet è stato installato male…”, quale unica relazione di causalità, che avrebbe arrecato un danno al Comune: questa relazione impegnerà l’amministrazione a incardinare una controversia giudiziaria per le valutazioni di merito del Tribunale agli effetti della individuazione esatta delle responsabilità e del risarcimento del danno.
Secondo alcune indiscrezioni pervenute dai consiglieri di opposizione, l’assessore Valentina Noligni avrebbe però detto una “mezza verità”, impegnandoci oggi a raccontarvi quella sottaciuta per ovvi motivi di pudore istituzionale: la circostanza vedrebbe l’amministrazione comunale con il suo staff di tecnici (ovvero il servizio LL.PP. diretto dall’Ing. Massimo Giorgi) e anche il tecnico esterno incaricato della D.LL., responsabili in quota parte per aver congiuntamente scelto e approvato la tipologia di prodotto (un marchio di pavimentazione internazionale e molto conosciuto) senza ottemperare alle prescrizioni di gestione del microambiente del plesso, come indicato dalla “regola dell’Arte” e dalle schede informative tecniche del prodotto.
La commissione dei capigruppo ha visto un momento di sbalordimento, quando nessuno della Giunta ha risposto sul nome del progettista e collaudatore del manufatto (peraltro concluso in modo positivo a quanto riferitoci) e specificando inoltre la competenza dell’allora assessore ai lavori pubblici che, dovrebbe risultare in capo alla stessa Noligni.
È interessante infatti registrare che se il manufatto ha ricevuto una formale procedura di collaudo, positivamente esperita a un mese dalla consegna ciò vorrebbe dire che era stato eseguito correttamente, visto che la formazione di “bolle d’aria” e la mancanza di planarità, sarebbe pervenuta dopo l’inaugurazione della nuova pavimentazione.
Insomma, l’Amministrazione comunale di Agliana è pronta ad avviare una ulteriore dispendiosa controversia giudiziale, senza tentare alcuna considerazione preliminare sull’accordo stragiudiziale che, per obbligo di procedura, venne avviato dal perito del Tribunale Ing. Andrea Romiti, nel percorso di svolgimento dell’incarico.
[Andrea Balli]