AGLIANA. È con un fondo di piacere (i giornalisti, si sa, sono un poco perversi) che siamo stati avvisati dell’anticipazione dell’udienza, era fissata all’autunno prossimo, della causa di lavoro del Dott. Andrea Nesti contro l’Amministrazione del Comune di Agliana.
Noi ricordiamo bene l’episodio – perché eravamo presenti – quando il commissario pistoiese Rino Fragai si presentò alla Commissione Affari Generali con la polizza assicurativa di una società (chiede l’anonimato) che sarebbe stata citata in giudizio per sostenere i costi di risarcimento al Comune e abbiamo subito rilevata l’incongruenza.
In tale occasione, abbiamo rilevato subito che nella “causa ad personam” (che direbbe il silvione nazionale!) la polizza era inutilizzabile, perché posticipata ai tempi di svolgimento del concorso e anche fuori dal periodo di retroattività previsto nelle polizze di responsabilità civile, qual è quella in questione.
Quindi, se è vero che la società d’assicurazioni si disimpegna da ogni obbligo di risarcimento in tutela del Comune di Agliana, in caso di condanna, il Nesti sarà pagato con un ennesimo “costo imprevisto” fuori bilancio de nojantri.
Insomma lo pagheranno i cittadini, come hanno pagato l’esproprio Capitini, gli avvocati dell’inceneritore, le mancate forniture di Agisport (impianto di illuminazione mai eseguito) e i risarcimenti dei numerosi processi civili dai quali, il Comune aglianese è uscito con le ossa rotte.
A proposito, ma qualcuno potrebbe risponderci cortesemente alla domanda, mamma di tutte le domande e ancora giacente negli scaffali della Corte dei Conti regionale: come ha fatto il Dott. Andrea Nesti a rivestire due incarichi contemporaneamente?
[Alessandro Romiti]