Torniamo sugli scandalosi partiti di centrodestra che fanno propaganda con la spocchia di chi governa bene il paese di Agrumìa. Anche il confronto con gli avversari dem, non permette alcuna speranza, dimostrando il fallimento completo delle scelte partitiche nelle realtà locali: un copia incolla increscioso. Ci restano solo le liste civiche
AGLIANA. Le risposte portate dalle referenti dei partiti di centro destra, sono state davvero deludenti e confermano quello che abbiamo sempre sostenuto: il Comune di Agrumìa è, di fatto, amministrato dal coacervo dei dirigenti rossi che approfittando della incapacità politica dei politici e della sudditanza del Sindaco Luca Benesperi, Pedrito (ribattezzato bimbominkia, da un suo notevole consigliere di maggioranza) e l’Assessore Maurizio Ciottoli Agnellone alle determinazioni di donna Paola Aveta.
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Bimbominkia ci spiegano che è afflitto da un comportamento bi-polare (del resto, se rumina la notte!) e dopo tutto, confida ai suoi consiglieri che si presenterà alle elezioni del 2024 al grido di finché c’è vita c’è speranza! O anche: gli elettori forse non hanno capito: riproviamoci!
Nonostante sia afflitto da epigastralgìe e ruminazioni, il sindaco non manca però di farsi la cena settimanale con gli amici (ogni mercoledì, anche in Prato, con furto d’auto) e delle ricche cene al parco dell’Amore: la telefonata del Ciottoli del Settembre di due anni fa – che abbiamo pubblicato – è dimostrativa delle abilità calunniatorie dei due ammin(e)stratori, che saranno portate all’attenzione di altri uffici.
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Ciottoli, dice molte cose interessanti: “…i ragazzi sono bravi..(la Giunta ndr) stanno facendo un bel lavoro, però il problema è che gli manca il manico…”.
Cos’era quel manico che gli mancava? Chiara l’allusione al Sindaco, no?
Ecco che il Ciottoli ha dimostrato — oltre d’essere un calunniatore — anche un Assessore fedifrago che dubitava della capacità del suo Sindaco (l’aveva fiduciato come il suo braccio destro), ma anche il propalatore all’esterno delle informazioni sullo stato di salute dell’avatar Pedrito Benesperi e questo da tempo costante, avendo stima del giornale che ha tenuto una linea di supporto al centro destra, durante la vergognosa gestione commissariale del Rynocommissario. Bella “figura di m….” direbbe Emilio Fede…
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Tornando ai politici esterni – che, quali referente di partito – sono responsabili storici di questo strazio farcito di inciuci, abbiamo registrato la dichiarazione disincantata di Annalisa Volpini che ha confermato l’incresciosa questione sulla dazione dei 6mila euro: fu proprio l’Ornella Pellegrineschi a dare rassicurazione che l’unica agenzia di Caritas disponibile era quella della Parrocchia di San Piero, mentre la nostra inchiesta ha dimostrato il contrario, per la coesistenza di altre tre parrocchie.
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Infatti, anche le parrocchie di Don Mennen e Don Vettori (evidentemente figli di un Dio minore!), sono agenzie periferiche della Caritas in quanto parrocchie: avete dei dubbi?
Cosa avrà detto lo zio acquisito della Volpini, il celebrato e molto amato Don Sinibaldo Sottili e oggi assiso in paradiso: sarà anch’egli muy indignados?
È incredibile il livello di ingenuità e superficialità di questi rappresentanti politici locali, che si fanno portare per mano dai dirigenti piddìzzati e dunque, dovrebbero vergognarsi per loro superficialità: se non hanno competenza, abbiano almeno umiltà e prudenza!
Chi scrive ha da sempre conosciuto e contrastato (con l’allora consigliere di opposizione Luca Benesperi, poi avatarizzatosi in Pedrito Sindaco) il diffuso malaffare della commistione dei dirigenti che vengono autorizzati a manipolare con disinvoltura le (in)capacità degli ammin(e)stratori afflitti da una chiara incompetenza funzionale.
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Ricordi Luca, quando consigliere di opposizione, ti lamentavi con me dei dirigenti che fanno carriera con la tessera del Pd in tasca e dei malaffari gestiti dai dirigenti del Comune, che manipolavano i soldi pubblici e le iniziative di assessori incapaci e controllati dal Partito (come dimenticare i 33mila euro di Ancinnovazione srl o la vicenda di Pane & Rose o quella della lite con La Vettura?).
Anche sulla questione dei Crocefissi approvati e poi “dimenticati” nelle scuole, la giustificazione dei politici del cambiamento è stata una pezza peggio del buco, con la risposta più grave, per come afflitta da dabbenaggine: “…saranno i dirigenti scolastici a decidere se affiggerli o non”.
Stìcazzi! Allora, sindaco Benesperi, perché avete deliberato in Consiglio Comunale la loro affissione? Che disastro di risultato!
Anche la Lega è rimasta muta dalla insipienza politica del suo vicesindaco Ferretti Giovannelli e la manipolazione volta al consociativismo della Sonia Pira (d’accordo con il collega Patrizio La Pietra) che così hanno distrutto il progetto politico di liberazione di Agliana e, fatto grave, nell’intera provincia di Pistoia.
Quale progetto politico alternativo e del cambiamento? La cronaca locale della gestione dei partiti nazionali dimostra lo scempio causato con un appiattimento sulle direttive demokrats più banali, già assicurate nei 75 anni precedenti e riaffioranti nel trascorso triennio di consiliatura del “mantenimento”.
Sulla vicenda della nomina di Lucilla Di Renzo a donna dell’anno aglianese, abbiamo già scritto: si è trattato della solita manfrina per amicarsi la fronda dei demokrats e così assicurarsi un piatto di lenticchie a fine mandato: il gruppo delle infermiere ospedaliere d’Agliana, non hanno apprezzato lo sberleffo e non lo dimenticano, ci dicono!
Insomma il centro destra aglianese, sembra avere la faccia come il c…. (ricordate Giachetti?): tutti sono afflitti da una forte reticenza, anche il salviniano Giancarlo Noci primus inter pares (quello che parlava di caccia con Agnellone di Dio!), oggi preferisce dissimulare e parlare del decentramento politico leghista (una supercàzzola per divagare) ovvero del federalismo e di autonomia, lasciando che le magagne dì Agrumìa sfioriscano nell’oblìo.
Nessuno fiata, chiarisce o rettifica, purtroppo.
Alessandro Romiti