PRATO. Il Partito Comunista esprime massima solidarietà ai 21 operai e alle 2 studentesse vittime delle multe contestate dalla Questura di Prato. La vergognosa sanzione, si specifica, è per aver commesso il reato di blocco stradale, o almeno questa è la versione padronale.
Perché la vera versione dovrebbe parlare di un’azienda, la Tintoria Superlativa, che non paga gli stipendi, che non fa contratti di lavoro, che non rispetta ferie, malattie, permessi, e che gli operai scioperavano per chiedere il rispetto di un accordo e per ottenere un contratto di lavoro regolare.
Addirittura, la stessa Confindustria Toscana Nord si esprimeva contro la tintoria…anche se oggi si guarda bene dall’usare l’ironia contro la Tintoria Superlativa. anzi, il silenzio sa molto di sostegno, e non certo alle rivendicazioni degli operai.
Nello specifico, gli operai avevano indetto uno sciopero il 5 luglio 2019, per protestare contro le condizioni di schiavitù imposte dall’azienda. Anche se fu raggiunto un accordo, il picchetto fu sgomberato con la forza dalla polizia, tanto che alcuni operai finirono all’ospedale.
Ad Ottobre, il 15, gli operai e i sindacalisti SiCobas scendono di nuovo in sciopero, perché l’accordo di luglio era stato disatteso. Stavolta viene ferita Sarah Caudiero, investita dall’auto del padrone che se ne andava.
Infine arriva Dicembre e piovono sul capo dei 21 operai e delle 2 studentesse le multe per il reato di blocco stradale. Le multe non sono che una delle riprove della natura classista dei c.d. Decreti Salvini. La reintroduzione del reato viene anche accompagnata, nel testo del Decreto, dal richiamo al riferimento normativo Regio Decreto 18 Giugno 1931, nel quale si autorizzavano gli ufficiali dell’epoca a sgomberare i picchetti anche con la forza, qualora non fosse sufficiente la parola.
Ora, non ci stupisce che la Lega Nord, o Fratelli d’Italia in futuro, producano certe aberrazioni o trovino eccellenti norme degli anni’30. La storia ci insegna che il capitalismo ha necessità di usare strumenti repressivi e autoritari, e ne ha più bisogno laddove mostra segni evidenti di crisi.
Ma non ci stupisce nemmeno la reazione e l’incoerenza di PD, 5Stelle e, aggiungiamo noi, del Movimento delle Sardine.
Adesso che hanno la possibilità di rinnegare Salvini cancellando i “suoi” decreti, adesso che potrebbero, su Prato, istituire un tavolo di raffreddamento tra azienda e operai e risolvere la crisi con giustizia, adesso…che fanno? Che faranno?
Forse siamo maliziosi noi, ma rinnegare Salvini vuol dire anche rinnegare i decreti Minniti/Orlando. E forse, dar ragione agli operai, non significa creare un precedente devastante per gli equilibri padronali del distretto tessile pratese e dell’intero settore moda italiano?
Come Partito Comunista stiamo invece totalmente dalla parte degli operai e delle studentesse colpite dalle multe e dalla repressioni. Spendiamo anche una parola di sostegno a Sarah Caudiero e Luca Toscano, sindacalisti SiCobas colpiti anche loro dalla repressione, in quanto vittime del c.d. “foglio di via“.
Come Partito Comunista chiediamo l’applicazione degli articoli 41,42 e 43 della costituzione e dichiariamo il nostro sostegno agli operai, agli studenti e ai sindacalisti in lotta.
Per il Partito Comunista Toscana
Salvatore Catello Candidato Presidente regionali 2020