PARTITO DEI CARC: «SOGNARE, LOTTARE, VINCERE»

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PISTOIA. Siamo agli sgoccioli della campagna elettorale e a Pistoia, così come nel resto del paese, siamo intervenuti perseguendo l’obiettivo di alimentare le condizioni per un governo delle organizzazioni operaie e popolari, il Governo di Blocco Popolare. Abbiamo promosso iniziative pubbliche, svolto incontri con esponenti delle liste anti-Larghe Intese, con organismi operai e popolari che chiedevano un confronto e un orientamento. Abbiamo tradotto nel concreto del nostro territorio la linea generale di alimentare il protagonismo della classe operaia e delle masse popolari, il coordinamento delle loro organizzazioni, messo al centro i loro interessi e valorizzato quanto di positivo esiste nelle varie liste unendo ciò che la concorrenza elettorale divide!

Il campo della borghesia imperialista, quello che nel nostro territorio è impersonato dal PD più che da ogni altro partito o coalizione, si è indebolito. Nella “Pistoia di Renzi” il PD ha dovuto tenere un profilo basso: scarsa presenza nei mercati e nelle piazze, ritirata e indebolimenti della presenza nei circoli ARCI. La paura di reazioni popolari ha fatto sì che il PD di Matteo Renzi non agisse se non attraverso reiterate operazioni “spot” che non riscuotono più credibilità. A indebolire il PD c’è anche la fuoriuscita di “un suo pezzo” in Liberi e Uguali, che con le elezioni cerca di ottenere un risultato “capace di influenzare da sinistra il PD”, salvo poi sostenere dall’esterno la necessità di un governo delle larghe intese nei momenti decisivi “perché il paese lo richiede”, per fermare l’avanzata della destra o del M5S.

Nel campo delle masse popolari le elezioni politiche sono servite per alimentare la loro organizzazione e il loro coordinamento. Basti pensare:

1. alla partecipazione di un gruppo di operai Hitachi e di maestre estromesse dall’insegnamento all’assemblea contro il Jobs Act e per un lavoro utile e dignitoso per tutti,

2. alla ripresa e al radicamento dei comunisti in varie Case del Popolo. Il fermento elettorale è servito ad alimentare la costruzione di luoghi di aggregazione sani, vere e proprie fucine di organizzazione per la lotta al degrado, contro l’abbandono del territorio, per la difesa della salute pubblica e dell’istruzione.

3. all’attivismo di tanti giovani studenti che hanno visto nella campagna elettorale un’occasione per “uscire” dalle scuole e interessarsi delle sorti del paese: oggi più che mai i giovani vivono un presente precario e che apre alle porte un futuro “nero”, a meno che non prenda il sopravvento il protagonismo operaio e popolare.

Coerenti con la nostra azione, pensiamo sia utile votare e dare indicazione di voto per quei candidati che danno maggiore affidabilità di applicare forze, relazioni e risorse per:

1. promuovere la moltiplicazione del numero di organizzazioni operaie e popolari,

2. favorire la loro attività come Nuove Autorità Pubbliche che indicano e applicano le misure, sia pure parziali e precarie che è possibile mettere in opera a livello locale contro gli effetti della crisi,

3. sostenere l’opera per coordinarsi in tutto il paese fino a costituire un proprio governo d’emergenza e farlo ingoiare ai vertici della Repubblica Pontificia.

È per questo motivo che nel collegio di Pistoia votiamo e chiamiamo a votare Potere al Popolo! e il Partito Comunista. Nella lista di Potere al Popolo riconosciamo Giulia Ponti come esponente dei comitati di lotta della città, in particolare nell’Osservatorio Sanità Pistoiese – OSP, e nei comitati di lotta per la casa. La lista Potere al Popolo, in questa campagna elettorale, è riuscita ad alimentare speranza e fiducia nella possibilità di trovare soluzioni agli effetti peggiori dalla crisi; promosso la partecipazione alle lotte; alimentato il protagonismo di tutte quelle persone che in questi mesi hanno partecipato alle assemblee e si sono avvicinate al progetto lanciato dalle compagne e dai compagni dell’ex OPG di Napoli. Il Partito Comunista, nonostante il poco utilizzo della solidarietà di classe (per non avere problemi con le forze della repressione borghese?), ha assunto un ruolo positivo di fermento tra quelli che hanno la falce e martello nel cuore ed è alla testa del collettivo “Rinascita”, aggregazione sana di compagni che tengono alta la bandiera del comunismo.

La questione decisiva dopo il 4 marzo sarà quindi quella di costruire un fronte anti-Larghe Intese che si batte per l’attuazione da subito e dal basso delle parti progressiste della Costituzione del 1948 (organizzando iniziative dirette di attuazione e sostegno di tutte quelle esperienze che già si muovono in questa direzione) e composto da quella parte del M5S che non vuol seguire la linea incarnata da Di Maio, da Potere al Popolo, dal PC Rizzo, da quegli esponenti di Liberi e Uguali contrari all’“inciucio con il PD”, da Sinistra Rivoluzionaria, da Attuare la Costituzione di Paolo Maddalena, dai sindacati alterativi e di base.

Questa è l’unica via positiva e costruttiva per contrastare nelle prossime settimane e mesi i tentativi delle Larghe Intese di alimentare la guerra contro gli immigrati e il clima di “tensione” nel paese a favore di misure ancora più repressive, di allargare la partecipazione del nostro paese alle guerre di aggressioni imperialiste.

La costruzione di un fronte comune anti-Larghe Intese è un percorso realistico (è alla portata degli esponenti delle varie liste e degli aggregati che li hanno sostenuti), è un antidoto al disfattismo e alla sfiducia, è il modo per dare gambe per marciare ai programmi in nome dei quali le liste anti-Larghe Intese hanno chiesto il voto ed è un tassello del processo più articolato di costruzione di un governo di emergenza delle masse popolari organizzate che prenda in mano le redini del paese e attui le misure necessarie per iniziare a ricostruirlo.

Nella situazione attuale, l’unico “voto utile” è quello che serve:

  • a sviluppare la mobilitazione e la ribellione, l’organizzazione e il coordinamento, il protagonismo delle masse popolari,
  • a rendere difficile, se non impossibile, ai poteri forti installare un loro governo e continuare l’opera di rapina delle masse, di devastazione del territorio, di eliminazione dei diritti democratici conquistati con la Resistenza antifascista, di violazione della Costituzione,
  • a costruire un nuovo sistema di governo fondato sulle masse popolari organizzate!

Osare sognare, osare lottare, osare vincere! Costruiamo il fronte anti-Larghe Intese! Avanziamo verso il Governo di Blocco Popolare!

https://www.facebook.com/notes/p-carc-pistoia/le-indicazioni-di-voto-della-sezione-pistoia-del-partito-dei-carc/2037799653109861/,

Partito dei Comitati di Appoggio alla Resistenza – per il Comunismo (CARC)

Sezione di Pistoia, Telefono 339-1918491, email: pcarc_pistoia@libero.it

sito internet: www.carc.it, Facebook: P-carc Pistoia

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