“Questo è il giorno fatto Signore, rallegriamoci ed esultiamo”! Si, carissimi fratelli e sorelle, se anche i nostri occhi sono ancora arrossati dal pianto per la strage di tanti innocenti, fratelli nella fede o solo uomini inermi; se il male sembra ancora inarrestabile nel mondo e la corruzione dilagare in modo davvero preoccupante; se pare che tutta vada sempre alla solita maniera e alla fine a trionfare non sia altro e solo che la morte, noi ci rallegriamo ed esultiamo.
Non siamo pazzi! No! Non lo siamo perché la mattina di quel giorno dopo il sabato, quando le donne andarono al sepolcro di Cristo che era stato ucciso sul legno della croce, lo trovarono vuoto, con la pietra rotolata via, le bende ripiegate per terra. Come aveva predetto, il Signore era risorto da morte, il terzo giorno. Il baratro del sepolcro non lo aveva inghiottito. La corruzione non lo aveva aggredito. Glorioso e vincitore è risorto da morte. Di lì a poco apparve agli apostoli, a Simone detto Pietro e agli altri; si fece vedere, mangiò con loro, vivo e vero, pur portando ancora i segni della passione, libero dalle catene della morte…
Mons. Fausto Tardelli
Vescovo di Pistoia
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