passione politica. LA LEGA, LA SONIA ‘QUERELONA’ E LA DÉBÂCLE DELLE ELEZIONI IN PROVINCIA

Ho un sassolino nella scarpa, ahi | Che mi fa tanto, tanto male, ahi | Batto il piede in su, batto il piede in giù | Giro, mi rigiro, sembro Belzebù cantava Mina nel 1983…


Alberto Vivarelli ha sempre scritto che “alla fine tutto torna”


Bacio le mani, le bacio a vossìa,

ma non è certo colpa mia!


 

E Bartolomeo iniziò a levarsi i sassolini dalla scarpa

 

Oggi a parlare di sassolino nella scarpa è Massimo Bartolomeo, l’ingegnere genetico della Lega nel pistoiese, spodestato dalla piccola supponenza della Sonia Pira che, ’mbriaca di spocchietta politica e tenuta su – con canapi e gomene – dai responsabili nazionali del partito, ha provocato, a livello pistoiese, la nebulizzazione del simbolo di Salvini.

Permalosa, incapace di sopportare qualsiasi forma di critica, piena di sé e vendicativa, quando la abbiamo punzecchiata (e forse meno di quanto meritava) è scappata a Roma a querelarci perché oscuravamo la sua brillante aura di onore e decoro.

E ovviamente ha trovato accoglienza immediata in procura a Pistoia, dove il sostituto Claudio Curreli, fra i più incompatibili che io conosca (a mio parere) perché:
1. lavora nello stesso tribunale della moglie e nelle stesse materie;
2. fa il sostituto PM, ma coordina i flussi di clandestini illegali dandosi arie da filosofo Seneca cittadino-del-mondo (il tutto sotto il silenzio assoluto del dottor Coletta, quella sorta di messia venuto da Firenze per “lavorare per la gente comune”);
dove costui, Curreli dicevo, coadiuvato di buon grado dal sostituto Giuseppe Grieco, l’accanito persecutore (peraltro smentito in prima istanza e in appello) del luogotenente Sandro Mancini, ci ha messo – noi di Linea Libera – nelle mani del giudice Luca Gaspari, che – a mio parere – tutto ha fatto fuorché studiarsi le carte e appurare le verità oggettive che ne uscivano.

Per salvare, forse, la faccia alla procura che ha agito – a mio parere – in perfetta rotta di collisione con le norme della buona amministrazione della giustizia, senza indagini serie e violando costantemente l’articolo 358 del codice di procedura penale? Gente, ma grazie alla Costituzione anche noi umili mortali e uomini liberi abbiamo imparato a leggere, pur se la Gip Patrizia Martucci non ci dà molto credito!

Cinzia Cerdini

Per illustrare i giudizi (politici) di critica (politica), che a Pistoia sono vietati perché il tribunale sembra diventato la succursale del Corriere della sera con le sue liste di proscrizione dei putiniani anti «autorità costituite» – la Pira era stata definita oca e pira di nome e di fatto –, basta vedere i risultati che la giovine sicula ha generato in provincia con la sua emerita opera di coordinatrice-segretaria della Lega: meno 11 consiglieri nei comuni della provincia, nuovi iscritti tendenti allo zero e sezioni aperte nada de nada!

Ma, per restare a Pistoia, terra della procura che favorisce – a mio parere – i clandestini di Vicofaro senza battere ciglio, ma che fa condannare Linea Libera per chissà quali inconfessabili interessi, la Lega (o Sega: visto che Bossi voleva segare l’Italia da Bologna in giù), alle elezioni del 2017 aveva 4 consiglieri e un assessore (democristiano spaccato: Bartolomei; ma in quota Lega…). Oggi, invece, ha un assessore (democristiano spaccato: Bartolomei; ma in quota Lega…) e una consigliera – Cinzia Cerdini –, ma solo perché recuperata/recuperabile con lo sviamento assessoriale del democristian-Bartolomei.

Più disfacimento di questo, grazie all’intelligenza della Sonia Pira e alla sua moltiplicazione dei pani e dei pesci, cosa possiamo volere? Ha svolto un’opera di acuta politica e di crescita del partito, o si è fermata alle isole di… Okinawa?

Di fatto nella lega è passato solo Alessio Bartolomei. Un bel risultato questo della Pira

Solo un tribunale che non capisce – e non vuole capire – la realtà, poteva condannarci perché offendiamo la sua reputazione dicendo la spietata verità sulla conclamata incapacità politica della Pira – che del resto si è ben manifestata anche con la scelta del candidato sindaco di Quarrata, territorio in cui la Lega occupa lo spazio di una zecca sul culo di un cavallo.

Provi ora, il tribunale di Pistoia, a dire che la Sonia Pira è stata un genio della politica. Perché i discorsi stanno in poco posto, come dice sempre l’amico Edo Biagini.

La Pira, a Pistoia, ha preso la Lega bella gonfia e turgida come le palle di un toro da monta e l’ha resa moscia, enervata, sgonfia e inconsistente come i testicoli prolassati di uno di quegli ottantenni malconservati a cui, anche a séguito del Covid, a queste sconce elezioni/erezioni amministrative 2022, non ha funzionato neppure un’intera confezione di pilloloni celesti di Viagra da 100 mg.

Non è vero, Massimo Bartolomeo?

Edoardo Bianchini
[direttore@linealibera.it]


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