PISTOIA. Il punto di confluenza tra via Toti, via di Bigiano e via Collegigliato è diventato un concentrato di alienazioni.
Dopo mesi e anni di campagne contro il transito veicolare, interviene l’ufficio viabilità del Comune che inverte il senso di marcia del primo tratto di via di Bigiano, costringendo torme di automobilisti a vagare per la campagna in cerca di un pertugio transitabile per ritornare in via Antonelli, cioè a 50 metri da dove erano prima di intraprendere i percorsi sotto il sole e sotto le stelle…
Poi, non contenti, né i residenti né l’amministrazione comunale, rivoltano di nuovo il senso di marcia del primo tratto di via di Bigiano verso via Antonelli, ma creando un diversivo atto a indurre gli automobilisti che provengono da via di Collegigliato a intuire la possibilità di percorrere un tratto di via di Bigiano e poi infilarsi in via Montello per tornare indietro e ottenere il sospirato sbocco in Porta San Marco.
In tutto questo vengono posizionati alcuni contenitori stradali in plastica onde dissuadere gli automobilisti dal violare il divieto di svoltare semplicemente a sinistra venendo da via Collegigliato.
Ma i contenitori si possono aggirare abbastanza facilmente e il viaggiatore un po’ frettoloso, o snervato da tanto accanimento, ne approfitta.
Ecco che cominciano ad apparire le telecamere: la prima viene piazzata, immaginiamo dal Comune, proprio sopra l’incrocio, sulla pubblica via ma senza indicazioni. Pian piano altre telecamere sembrano fiorire e occhieggiare da una residenza privata.
In conclusione: la prima telecamera istallata, quella su suolo pubblico, finisce ben presto decapitata e adesso pende inerte sul suo palo. Le altre invece continuano il loro lavoro, ma così, con l’intenzione di cogliere il furbetto che aggira l’ostacolo, violano la privacy anche di tutti gli altri.
Roba alla Federico M. Sardelli:
XI FRYTTINO
Non
iscampj.
[Paola Fortunati]