pasticciaccio (denojantri). I SINDACATI FANNO CHIAREZZA

 

Rino Fragai

AGLIANA. La lettura dei nostri esperti è davvero avvincente: ogni giorno abbiamo una disvelazione sulle spericolate iniziative del commissario Fragai sulla stesura del Regolamento di Pm associata: ecco quella di oggi.

L’articolo 6 disciplina l’ordinamento del servizio associato, ma con trappola.

L’insidia è nascosta al comma 5 che a un “non addetto” ai lavori sfuggirebbe: si legge nel testo che “Gli agenti addetti al coordinamento e controllo nonché quelli addetti al solo coordinamento sono nominati con provvedimento del Comandante del Servizio Associato di Polizia Municipale”, risultando questa una grande cialtroneria, perché illogica e illegittima, come rilevano i nostri tecnici preposti alla revisione.

Gli agenti addetti al coordinamento e controllo non sono giuridicamente contemplati dalla normativa vigente, ma solo i primi, cioè quegli “addetti al coordinamento” e solo questi possono essere nominati dal Comandante. Chiaro, per la premessa fatta, come l’acqua di sorgente.

Sono infatti gli Ispettori inquadrati in “categoria D” a essere addetti al coordinamento e controllo, ai quali la legge attribuisce – per tale specificità – la qualifica di Ufficiale di Polizia giudiziaria.

Dunque l’inquadramento giuridico è solo quello, con la categoria di inquadramento D che li pone tra i soggetti “addetti al coordinamento e controllo.

Una sottigliezza difficile da cogliere per i non esperti!

Per fugare ogni dubbio i sindacati hanno chiesto che all’articolo 19 del regolamento, dove si parla genericamente di attribuzione e compiti particolari degli addetti al coordinamento e controllo sia specificato “gli ispettori addetti al coordinamento e controllo”.

Silvio, non è l’unico a farsi provvedimenti ad personam

Siamo di fronte a un regolamento ad personam da fare impallidire il Silvione nazionale.

Adesso la domanda è: chi l’ha scritto?

A Montale ci hanno detto che la dirigente Nanni ha incaricato l’assistente scelto, già Comandante, Andrea Nesti con la supervisione sua e dell’assessore/commissario Fragai.

Un regolamento scritto a tre mani e difeso da due teste (Betti e Fragai) in una commissione congiunta, dove nemmeno la Presidente Gianna Risaliti, aveva riconosciuta tanta sfacciataggine.

La stessa era quasi sorpresa del viraggio del Fragai vero il riconoscimento della “meritocrazia”, con una ipotesi di cambi di casacca? Troppo grossa per un vetero-comunista: gatta ci covava. Infatti.

La Comandante Nanni con tre Ispettori disponibili nel servizio associato, affida la redazione del regolamento a un assistente scelto?

È questa la dis-organizzazione scaturita dalla nuova gestione associata? Rino Fragai, ex sindacalista Cgil e amico dell ex ottimo Comandante doveva dunque sistemare qualcuno, con l’introduzione nel regolamento di un inusuale profilo giuridico, tra l’altro non previsto dalla legge?

Adesso è spiegato perché l’ex sindacalista Cgil era così nervoso e veemente in commissione congiunta lo scorso martedì, seppur ben supportato dal Betti: entrambi avevano fretta e furia di far approvare a tutti che il nuovo regolamento, andava tutto bene.

Chiaro anche perché non voleva i sindacati competenti in materia in commissione.

L’articolo 8 era forse il problema? Un articolo innovativo che premiava la meritrocrazia? Nient’affatto: così si distoglieva attenzione dall’articolo 6 c.5.

Davvero innovativo questo Regolamento come ha detto anche il Betti oltre che magico: si inventa addirittura anche una figura professionale che non esiste!

Andrea Nesti (spalle), Rino Fragai e Sonia Caramelli in pausa caffè

Dov’è che Fragai voleva collocare l’agente addetto al coordinamento e controllo?

Accanto agli Ispettori, unici addetti “per legge” al coordinamento e controllo? A chi doveva aprire la porta in categoria D?

Per la progressione verticale, ci dicono che servono i concorsi. Rino, non lo sapeva? Non servono le nomine illegittime dei Comandanti che, ad Agliana, non pare che siano cosa inaudita!

Con questo regolamento de nojantri Fragai ha veramente deragliato e questa volta non lo diciamo noi, ma lo dicono ben tre sindacati.

Vi immaginate un agente scelto, addetto al “coordinamento e controllo” (che per legge non esiste) accanto ad un ispettore addetto allo stesso coordinamento e controllo: bisticcio assicurato.

Chi sarebbe che coordina e chi controlla chi e che cosa?” Una maldestra manovra chiusa nel regolamento addomesticato che doveva passare tra le righe con la complicità delle Rsu di Montale, a loro volta controllate da una delle 4 M (che controllano Agliana).

Un pasticciaccio davvero grave per un ex sindacalista e oggi assessore plenipotenziario che entra in commissione con tale regolamento, davvero bislacco e farcito di errori madornali.

Il comandante Paola Nanni

All’interno del Comune il Commissario ha dimostrato di non saper fare una politica di gestione delle risorse umane basata sul confronto dialettico con il personale, usando atteggiamenti vessatori e applicando regole inesistenti, totalmente diverse e asimmetriche: per qualcuno le applica, per altri le interpreta e le modifica, senza alcun criterio o condivisione.

Se i Dem sono in caduta libera, con la palla al piede del commissario si stanno inabissando, senza alternative di scampo.

Aveva dunque ragione il Commissario Benesperi, osservando che il regolamento doveva passare alla chetichella?

Il Commissario Pastorini è stato continuamente interrotto, mentre osservava che mancavano i criteri e le metodologie per consentire a una giunta di entrare nella qualifica delle matricole del personale della polizia municipale.

[Alessandro Romiti]

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