MONTALE. Il Gruppo consiliare Sinistra Unita per Montale prende atto delle dichiarazioni emesse negli scorsi giorni dagli ex Sindaci di Agliana e Montale a proposito della convenzione ventennale firmata da Cis e Ato ed esprime il proprio sconcerto di fronte a quello che si sta profilando come un vero e proprio ‘intrigo’ su cui necessita di essere fatta immediata chiarezza a livello istituzionale.
Condivide a questo fine la proposta proveniente da “Agliana in Comune” sull’organizzazione di un consiglio comunale aperto. Sostanzialmente diverse sono infatti le dichiarazioni dei due ex Sindaci di Agliana e Montale (i quali affermano di non aver dato mai mandato di firmare convenzioni dalla durata ventennale), del Presidente di Cis (che afferma si possa recedere senza penali dalla convenzione) ed infine dei tre sindaci attuali, che ribadiscono ‘piena e rinnovata fiducia verso il Cda del Cis e il suo presidente’ e che tuttavia affermano che “la convenzione necessita di essere adeguata”.
Una richiesta, quest’ultima, non solo evidentemente tardiva (che sarebbe successo infatti se il gruppo consiliare aglianese non fosse intervenuto in merito? Sarebbe andata loro bene così?) ma anche non credibile, soprattutto considerando il ruolo esercitato dai tre sindaci, ed in particolare da quello di Quarrata, in carica al momento della firma della convenzione.
Anche il sindaco di Quarrata, come gli altri due, non era a conoscenza della durata ventennale? Se sì, perché adesso ha cambiato idea e richiede modifiche? Se no (ed è quindi stato il Cis in accordo magari con Ato a stabilire la durata ventennale) perché adesso si è premunito di ribadire con forza la sua piena e rinnovata fiducia verso il Presidente ed il cda di Cis? In quanto al Sindaco di Montale, paese in cui risiede l’impianto, come poteva non essere a conoscenza di detta convenzione dato che è stato anche inserito nel consiglio dell’Ato, come lui stesso orgogliosamente richiama nella chiusa ad una nostra interrogazione in merito alla sua esclusione dalle liste della neonata ‘nuova’ Provincia?
“La presenza nella lista istituzionale del Sindaco di Agliana e del Sindaco di Quarrata ci garantiva la piena rappresentanza nella piana pistoiese. Rafforzava inoltre questa rappresentanza il percorso di funzioni e servizi associati già avviato in primis con lo stesso comune di Agliana. Tra i nostri obiettivi prioritari era quello di fare in modo che Montale fosse debitamente rappresentato in seno al Consiglio di Amministrazione dell’Ato Toscana Centro. Obiettivo pienamente raggiunto, in quanto il sottoscritto è stato eletto nel Cda della stessa Ato Toscana Centro” (24/10/2014 prot., 18518/1.6.3. a firma del Sindaco)
La risposta sopra citata è significativa sotto vari aspetti, che vanno ad intaccare anche la tuttora aperta questione del protocollo dei servizi Agliana-Montale, firmato nelle ‘segrete stanze’ fra i due sindaci e presentato al consiglio comunale solo al momento della ratifica. Chi ha deciso infatti che ‘ci garantiva la piena rappresentanza in provincia la presenza di Agliana’, in funzione del rafforzamento di un protocollo di intesa di cui nessuno era a conoscenza all’epoca? Quando e come si è discusso dell’opportunità o meno di accettare o rinunciare alla presenza del nostro comune in un Ente che conserva deleghe importantissime oltre l’ambiente, quale il trasporto pubblico e la scuola? In che senso era ‘obiettivo prioritario’ la presenza di Montale nell’Ato Toscana Centro, visto che a Montale, in quanto comune su cui risiede l’impianto di incenerimento, tale rappresentanza spetterebbe di diritto? Troppe domande restano ancora senza risposta.
Domande su cui urge fare chiarezza e immediatamente.
Il gruppo consiliare “Sinistra Unita per Montale”