PISTOIA. Le cose si mettono male per noi spelacchiati liberali (e liberisti).
Siccome il Renzi è alla frutta, se non addirittura al caffè, mercoledì scorso, durante la puntata di Matrix, ha pensato bene di mostrare quanti quattrini ha sul suo unico conto corrente, e pare non ne abbia molti: 15.859.
Stavano parlando della soffiata che il bomba fece a Carlo De Benedetti sulle banche popolari, evento che ha permesso allo stesso De Benedetti di investirci un pò di soldi ricavandone un bel profitto.
Parola, quest’ultima, per niente offensiva: buon per chi sa produrne di profitti, basta che non vengano fuori grazie ad un uccellino che da Palazzo Chigi elargisce consigli…
Evidentemente senza parole e senza scusanti, il bomba ha optato per il suo solito gioco di prestigio: “C’è l’idea che chi fa politica sia un traffichino, si dice a Firenze. (…) Ho due mutui e un solo conto. Mi piacerebbe che per trasparenza tutti quelli che fanno politica presentassero tutti i loro conti. Io non ho paura di niente. Avevo 21.859 il 30 giugno 2014, oggi un po’ meno, 15.859. Perché dico questo? Io sulla trasparenza non faccio sconti a nessuno e certe polemiche assurde e stupide non le accetto”.
Accostare il proprio conto corrente con le rivelazioni fatte a De Benedetti è come paragonare le mele con le pere: puoi essere alla canna del gas eppure essere un traffichino, proprio come si dice a Firenze. Chissenefrega di quanto ognuno di noi ha sul proprio conto: quando i soldi vengono guadagnati con onestà, è bene averne il più possibile per poterne fare esattamente ciò che si ritiene opportuno.
Non siamo su Rousseau, la piattaforma dei 5 stelle: il denaro non è lo sterco del diavolo, e alle perle di Grillo preferiamo quelle di Benedetto Croce: il politico onesto è il politico capace, che abbia sul conto corrente due centesimi o milioni di euro.
L’idea per cui la povertà deve essere considerata una virtù è una cagata pazzesca, perché il benessere economico è insito nell’istinto — presente in ogni individuo — di migliorarsi, di lavorare al meglio delle sue possibilità ottenendo guadagni sempre maggiori.
Al consigliere pistoiese Sgueglia è stato contestato, ovviamente su Facebook, di avere un tenore di vita troppo alto.
Pauperismo puro e semplice: siccome ci sono i poveri, i ricchi sono degli stronzi. Incapaci, queste menti geniali, di comprendere che se non ci sono ricchi, vuol dire ci sono più poveri.
Ora: il Renzi ha guadagnato circa 240mila euro come presidente della Provincia di Firenze; circa 300mila euro come sindaco di Firenze; circa 344mila euro come premier, più i diritti d’autore per i suoi libri.
Quattrini legittimamente incassati, finché la legge prevede questi compensi. E dunque, quel conto corrente con 15mila cosa dovrebbe significare? Quali eccelse qualità proverebbe?
Al massimo che il bomba ha le mani bucate, oltre al naso lungo e alla coda di paglia.
[Lorenzo Zuppini]