pd pistoia. NON È TUTTO ORO QUEL CHE LUCCICA…

Caterina Bini
Caterina Bini

PISTOIA. Lo scrivevo l’altro giorno, caro direttore, che non è tutto oro quel che luccica, e che al di là della narrazione dei maggiorenti del Pd renziano, l’assemblea provinciale di sabato scorso potrebbe essere l’inizio della fine di alcuni dei notabili del Pd.

Per i numeri poco brillanti: un segretario di minoranza, votato da poco più del 40% degli aventi diritto, ma anche per come si va configurando questa nuova maggioranza a trazione renziana, le cui ruote motrici sono il baldo Baldi, e il riccioluto Fanucci, lasciando alla Bini ben poco spazio.

E ce lo dicono due elementi, per chi è un attento osservatore e conosce un poco le cose in casa Pd pistoiese.

Il primo: la piazza virtuale di Fb, dove, mentre Baldi e Fanucci tenevano fede al loro reciproco stile, e quindi l’uno attaccava con veemenza tutti i disobbedienti, e l’altro dispensava ringraziamenti a destra e a manca, la Bini, tradendo un certo nervosismo, si calava nei panni della maestrina dalla penna rossa e dispensava consigli su come si deve fare politica quando si è in minoranza (viene da chiedersi come faccia a saperlo, visto che è sempre stata comodamente in maggioranza, qualunque fosse il partito nel quale si trovava al momento), e si lanciava in “consigli per l’uso”, ricordando che la prima regola della politica dice che: “se si è in pochi conviene non contarsi, lasciando il dubbio agli altri di essere di più. Se poi si vuole ostinatamente contarsi a quel punto tutti sanno quanti siamo e cosa rappresentiamo…”.

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Bini. Qualche linea di… nervosismo

Un tono un po’ nervosetto, poco conforme allo stile della Bini, solitamente poco aggressiva su Fb. Un post, peraltro, cui sono seguite decine di commenti, quasi tutti di renziani, o ex renziani, che poco hanno gradito toni e merito dell’uscita sulla piazza di Fb, davvero molto strana, per chi, diversamente per esempio dal baldo Baldi, predilige allo scontro esterno le manovre del Palazzo, e che dalle piazze virtuali, tende, democristianamente, a fare sfoggio di sorrisi e accorati appelli all’unità.

Il secondo aspetto che induce a ritenere che questa più che una nuova maggioranza è un delicatissimo punto di equilibrio che già scricchiola prima ancora di partire, è la composizione della segreteria, che vede più o meno in egual misura componenti vicini alla Bini (Sininberghi, Sabrina Innocenti, Rucco, Pisaneschi, Tripi) ed altrettanti componenti vicini al baldo Baldi (Bartoli, Logli, Vannuccini, Esposito, Guidi), e cinque innesti (sì, la segreteria è di 15 persone, ahimè…).

Alice Giampaoli. Sempre a galla
Alice Giampaoli. Sempre a galla

Che possono definirsi in qualche modo non riconducibili né all’una né all’altra area: oltre a Valeria Nanni e Tommaso Scarnato, il Super Mario Tuci, in grado di passare indenne dalla furia rottamatrice del Renzi nazionale, Simona Querci e Alice Giampaoli (si dice in rappresentanza della sempre più sparuta Sinistradem, anche se sembra ricordarsi del suo essere di sinistra soprattutto nei pressi di un qualche passaggio sugli assetti: quasi un anno è passato da quando dichiarava ai quattro venti che avrebbe fatto valere i suoi oltre 4mila voti per riunire un popolo della sinistra sempre più sfiduciato, eppure sfido a reperire una qualche iniziativa politica degna di questo nome in questo anno, salvo quella di essere collocata in segreteria).

Pd del terrore? Complimenti alla democrazia
Pd del “terrore”? Complimenti alla democrazia, compagni!

Quindi c’è da immaginare che ci sarà da divertirsi un bel po’, in questo anno che ci separa dalle elezioni comunali (la vera dead line di questo nuovo partito pistoiese).

Per un certo affetto personale che mi lega alla Caterina vorrei però darle un consiglio: attenta, che a passare da non essere più ruota motrice, a fare la ruota di scorta il passo è breve…

Uno stanco (eppure ancora) elettore Pd

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One thought on “pd pistoia. NON È TUTTO ORO QUEL CHE LUCCICA…

  1. Buon giorno…nel frattempo il Pd omnicomprensivo colleziona sul territorio nazionale arresti e indagati e processati…c’è l’imbarazzo della scelta…si va dall’assocazione esterna alla mafia alla turbativa d’asta. Meno male che erano quelli diversi….i superiori moralmente….PD, Verdini e Forza Italia sono intercambiabili….anzi no. Gli altri non fanno prediche e quando governavano non chiamavano il fare debito “l’Italia riparte”.

    Massimo Scalas

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