
PISTOIA. A chi voleva il “nuovo che avanza”, mi viene da dirgli che a me avanzava già il vecchio.
Cambiano le facce, le date di nascita, ma i metodi sono sempre gli stessi. Anzi, direi che sono peggiorati notevolmente.
Le ultime vicende locali sono state ciò che di più esilarante (per chi volesse ridere e non piangere) si potesse vedere in politica, giochini di potere, accordicchi già consolidati che non lasciano spazio a voci fuori dal coro, ma, ed è ancor peggio, nemmeno alla libertà di scelta dei cittadini.
Quando ho iniziato a fare politica avevo diverse motivazioni, a partire dalla questione morale di berlingueriana memoria ed erano motivazioni che avevano in particolar modo un volto che incarnava la deriva politica che stavamo vivendo.
È facilmente comprensibile individuare in Berlusconi quel volto ed è vero, bisogna confessarlo, la nostra prima preoccupazione politica era sconfiggere l’ex Cavaliere, ma lo volevamo fare per proporre un modello che difendeva i più deboli ed assicurare una giustizia sociale ed una legalità che fosse davvero uguale per tutti.
Poi Silvio non ha avuto più lo “smalto” che aveva e potevamo sperare (Napolitano permettendo) di poter cambiare pagina (ma Napolitano non ha permesso). Potevamo allora fare a meno dell’imbonitore televisivo di turno? Certo che no ed ecco spuntare Renzi, degno erede di cotanto padre politico.
Ora non voglio parlare dell’incapacità politica e delle vergognose “parariforme” che questo Governo sta mettendo in atto, ma era utile partire da “lì” per arrivare “qui”.

Torniamo quindi a Pistoia, dove un triunvirato di giovani piddìni ha stabilito che l’accordo voluto in privata sede già in tempi non sospetti, anzi sospettissimi, che vedono i candidati “preferiti” per le regionali nelle figure di Massimo Baldi e Federica Fratoni non potesse venire minimamente intaccato da scomode candidature come quella della Simona Laing.
Personalmente non conosco bene il primo, ma qualche conoscenza della seconda candidatura credo di averla. Ed allora si preferisce candidare indisturbata chi ha già dimostrato di non essere particolarmente capace amministrativamente in cinque anni da Presidente della Provincia che non dare la giusta possibilità a chi invece pare abbia gestito bene ciò che doveva gestire (Farcom).
Del resto qualcuno si ricorda qualcosa di positivo fatto nell’ultimo mandato elettivo della Provincia? Ah sì, i Mondiali di ciclismo, ma forse è meglio sorvolare dal momento che ha prodotto un avviso di garanzia e un rinvio a giudizio alla Presidente, avviso che sono fiducioso si risolverà con un niente di fatto.
È ovviamente un augurio il mio, ma la questione poteva certo sollevare anche un minimo di opportunità politica, da aggiungere ad una valutazione doverosa sull’inconcludenza politica.
Perché in effetti mi pare strano che un amministratore importante di un ente importante non ritenga importante relazionare pubblicamente del proprio operato, prima di presentarsi ad una nuova tornata elettorale oltretutto in modo così blindato dal partito più importante.
Si vede che non è importante. Come si vede che Forza Italia, il suo leader ed i suoi accoliti sono stati ampiamente rimpiazzati e sotto tutti gli aspetti dal Pd, da Renzi e dai vari esponenti locali o meno.
Avremo comunque da vedere altre puntate successive a questa, mi aspetto che alle prossime comunali di Pistoia le maggioranze e le alleanze variabili ci faranno vivere ulteriori e divertenti vicende. Perché diciamolo chiaramente, la poltrona fa santificare il diavolo e demonizzare i santi.
Ma in tutto questo ci sono due aspetti interessanti da valutare. Il primo è quello che vorrà fare tutto ciò che si muove a sinistra del Pd (spazio sempre più ampio). Se una parte della sinistra troverà giusto dialogare con un partito che di certe idee e principi non ha più nemmeno l’ombra.
E non mi si venga a dire che alcuni interlocutori sono possibili perché sarebbero evidenti invece le vere motivazioni e chi ha altri principi dentro il Pd deve trovare la forza ed il coraggio di uscire da una situazione “comoda” per mettersi davvero in gioco.

Una sinistra, del resto, che deve trovare sintesi fra le troppe anime che la compongono ed una sintesi non più ancorata a vecchie logiche o simbolismi belli ma ormai inutili se vuole essere vera alternativa di governo.
Il secondo punto è invece quello che vorranno fare gli elettori, i cittadini, i votanti, i responsabili di chi ci sta governando oggi. Si vuole continuare a passare dai lamenti all’astensione? Dalla rabbia al solito e banale commento “tanto sono tutti uguali”?
È vero che decidere, informarsi, capire come stanno le cose sia cosa non semplice e faticosa, molto più divertente fare il televoto per qualche trasmissione televisiva.
Ma poi il pranzo con la cena dobbiamo metterlo in tavola, i nostri figli devono andare a scuola e trovare lavoro, è necessario curarsi e poterlo fare tutti indistintamente.
Magari si può anche credere che il cattivo sia l’extracomunitario ed è semplice chiamarlo anche “l’uomo nero” e rievocare infantili paure.
Ma siamo sicuri invece che il vero “uomo nero” non siano la nostra apatia ed il votare per partito preso? Ritengo che un esamino di coscienza potrebbe anche dar luogo ad amministratori un minimo decenti.
[*] – Ex… tutto, lettore, ospite