pd = poltrone & divani. I 5 STELLE CHIEDONO UN TAVOLO APERTO A TUTTA LA VALDINIEVOLE

poltrone e divaniVALDINIEVOLE. Il presidente della provincia di Pistoia e primo cittadino di Monsummano Terme Rinaldo Vanni, quando il M5S ha iniziato a parlare di semplificazione della burocrazia e di fusioni amministrative in Valdinievole, si dichiarò subito favorevole: un vezzo dei suoi.

Addirittura una tournée in grande stile ha messo in scena il deputato locale Edoardo Fanucci, dall’estate fino ad oggi, per fingere di volere le fusioni tra Comuni. Un bluff, per disorientare le associazioni di categoria del territorio, che sono tutte concordi sugli aspetti positivi delle fusioni e su quelli negativi delle unioni. Ma finita la tournée fasulla, ora ci provano a fare l’unione.

Vanni è lo stesso Sindaco che in gran silenzio ha già incaricato il proprio segretario comunale Celestino Tranfaglia di redigere una bozza di “Statuto per l’Unione della Valdinievole” e una di “Regolamento del Consiglio dell’Unione” (naturalmente del “Regolamento per la partecipazione dei cittadini” non vi è traccia).

L’ha fatto con un “decreto” il 3 febbraio; sì perché questa è la sua idea di democrazia e i cittadini pagano senza nemmeno saperlo. I consigli comunali verranno esautorati senza referendum. È corretto? Noi crediamo di no; è un gravissimo furto di democrazia. Loro, intanto lo stanno facendo. Dopo il Senato e la Provincia, oggi anche i Comuni stanno per essere “occupati” dal partito delle Botteghe Oscure grazie all’escamotage delle unioni.

La fusione, sostenuta dal M5S, è la riscrittura condivisa con i cittadini (tramite un percorso partecipato) delle regole per amministrare il territorio lasciando invariati i municipi esistenti e ottimizzando i servizi. L’unione, obiettivo del Pd in Valdinievole, è un nuovo organo di governo locale non eletto, che assorbe le funzioni dei Comuni.

Non è vero che le unioni siano un passaggio verso la fusione. Non c’è un nesso, non c’è nessun percorso; sono frottole e intanto si perdono milioni di euro di finanziamenti previsti dalla legge Delrio. A conti fatti, tra i 30 e i 60 milioni gettati alle ortiche dagli amministratori locali per non perdere i propri privilegi.

Se lo scopo fosse davvero un passaggio intermedio, farebbero le convenzioni di servizi come quella in corso tra Larciano e Lamporecchio, approvata anche dal locale M5S: senza nessuna spesa in più si semplifica l’amministrazione, che rimane trasparente per i cittadini, e fra un anno si va avanti con la fusione. In ogni caso il M5S auspica che il percorso di semplificazione amministrativa sia rapido, diretto.

Vanni, Fanucci e i lori sindaci bluffano perché lo scopo è un altro; passare dalla poltrona al divano in un salottino dove i cittadini non avranno accesso. Allontanare chi vuole controllare. La tentazione di dare un nuovo giro di vite antidemocratico, per questi inguaribili cleptomani di democrazia, è irresistibile.

Il Movimento 5 Stelle invita tutte le menti libere della Valdinievole a prendere le distanze da questo blitz e ad attuare insieme a noi una pronta e strenua resistenza democratica.

Ad iniziare dalla partecipazione ai prossimi consigli comunali di Monsummano Terme, Montecatini Terme e Buggiano, dove il Movimento presenterà la proposta di un tavolo di lavoro in merito alla fusione dei comuni, tra sindaci, assessori, consiglieri di maggioranza e minoranza e associazioni di categoria.

  • MoVimento 5 Stelle Monsummano Terme
  • MoVimento 5 Stelle Pieve a Nievole
  • MoVimento 5 Stelle Montecatini Terme
  • MoVimento 5 Stelle Buggiano
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