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PISTOIA-PIANA. Tra quelle ormai divenute abituali bombe ai tempi del Bomba si nota un comunicato partorito dal Pd provinciale, a firma di Marco Niccolai e Emanuele Logli, evidentemente due giovanotti rubati alla movida della Sala o sfollati dalle notti brave al Tenax e al Naif.
Infatti nella breve nota apparsa nei giorni scorsi (vedi) compaiono alcune sciocchezze troppo eclatanti perché un organo di stampa possa consegnarle all’opinione pubblica senza fornire un minimo di chiarezza o dare organicità all’argomento, evidenziando l’infondatezza di certe disarmanti semplificazioni.
Tralasciamo volutamente le precisazioni sull’accordo Ato-Cis: la storia l’abbiamo ricostruita noi di Linne Future qui e ne hanno dibattuto ampiamente sia l’ex Sindaco Scatragli che i rappresentanti di Agliana in Comune e Sinistra Unita per Montale, Guercini, Pieri e Bilenchi, anche con un’assemblea apposita.
Tra l’altro ci sentiremmo di suggerire a tutti i gruppi consiliari di opposizione dei comuni interessati di fare un fronte comune, al di là di ogni appartenenza, sui delicati temi dell’inceneritore: solo una laboriosa e trasversale azione coordinata e condivisa contro le fallimentari politiche inceneritoriste del Pd, vecchie e attuali, riuscirà infatti a portare a dei risultati concreti.
La sostenibilità, contrariamente a quanto millantato dai giovani dirigenti democratici, è il criterio che il Pd ha seguito e segue, ma al contrario, infatti:
– nell’area del Cis, anche sotto all’impianto, è sepolta una discarica abusiva di ceneri tossico-nocive da diversi anni (il tutto è documentato).
Le istituzioni democratiche preposte alla tutela della salute rinviano, da non si sa quanto tempo e con supercazzole sempre nuove, la bonifica e messa in sicurezza del sito, creando così una paradossale situazione in cui tutti sanno e a parole condannano ma alla fine nessuno provvede: come nella terra dei fuochi campana.
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– l’indagine epidemiologica che da anni e anni viene annunciata, è stata criticata da un medico oncologo (vedi), Carla Breschi, consigliera Pd a Pistoia: Logli e Niccolai respingono le critiche di merito senza argomentare, con evidente aria fritta.
Perché non si informano attentamente con l’aiuto di qualche esperto e cercano di rispondere alla questione della definizione di uno studio di coorte (è la base numerica di indagine), requisito fondamentale per un’analisi epidemiologica? Perché in altre parole non rispondono alle questioni tecniche esposte, anche in passato, da professionisti del settore? Rileggere qui.
Si ricorda inoltre che nei comuni in cui ricadono le emissioni dell’inceneritore, non sono state emesse ordinanze per limitare l’inquinamento della catena alimentare e i processi di biomagnificazione: ripassare qui.
– il Comune di Montale ha l’opportunità di permettere, gratuitamente, una ricerca finanziata dalla Fondazione Cassa di Risparmio e condotta dall’Istituto Superiore di Sanità (quindi super partes) sullo studio e qualificazione degli inquinanti ambientali: peccato che ad oggi il sindaco di Montale non abbia compilato le formalità burocratiche (ricordare leggendo qui e qui) per avviare un’esperienza che una qualsiasi amministrazione accoglierebbe a braccia aperte.
Ci proponiamo comunque di parlare direttamente col sindaco Betti – se ci riceverà…
– il Pd (perché il Pd e i suoi predecessori controllavano Comuni, Provincia, Regione, ma anche sindacati e Camera di Commercio…) si è per forza di cose adoperato per far chiudere la ex Recoplast, azienda di avvio al riciclo degli imballaggi in plastica, un settore di mercato anticiclico e in crescita (vedere le borse dei rifiuti qui o qui).
In altre parole, oltre a creare disoccupazione, la politica dei democratici è riuscita a non far decollare un’azienda della green economy che altrove (Revet, Ecolat, Utilgreen etc.) brilla, con importanti esperienze imprenditoriali e occupazionali.
Tutto a vantaggio, ovviamente, delle rendite parassitarie di questi carrozzoni pubblico-privati che non hanno capito che la gestione integrata dei rifiuti dovrebbe far perno sul riciclo in quanto il riciclo significa politica industriale con tutti i relativi corollari.
– il piano interprovinciale dei rifiuti è stato un imbroglio alla luce del sole (cosa detta e ridetta) e gli obiettivi di riduzione sono stati rimandati.
In altre parole la riduzione millantata nel comunicato è dovuta alla crisi dei consumi e non a politiche di prevenzione come ad esempio la tariffazione puntuale (si paga solo il peso di rifiuto indifferenziato conferito, in coerenza col principio “chi inquina paga”).
Purtroppo è così e solo esperienze pilota, virtuose ma indirizzate a una quantità numericamente modesta di cittadini (Serravalle, Larciano e Lamporecchio) hanno attivato questa tariffazione che limita la produzione di rifiuti.
Questo è il quadro della nostra provincia, in cui insistono tre aziende, Publiambiente, Cosea (più la municipale di S. Marcello) e Cis, nella gestione del sistema integrato dei rifiuti urbani, che sono soltanto tra un terzo e un quarto della totalità dei rifiuti (il resto sono gli speciali).
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L’unico di area Pd, a quanto ci risulta, che conosce queste cose, numeri, normative, procedure, quadro economico di riferimento e processi industriali, e sa di cosa parla, è il commissario-assessore di Agliana Rino Fragai, anche se sarebbe utile che traducesse le sue competenze in risultati concreti.
– i democratici dimenticano che termovalorizzatore è un’altra supercazzola tutta italiana: la parola corretta che si usa in tutto il mondo è inceneritore, che poi, per legge, già dagli anni 70, è diventato inceneritore a recupero energetico, con l’aggiunta cioè di una caldaia-generatore di vapore, di una turbina e di un alternatore per produrre elettricità.
L’impianto Cis ha una potenza nominale di 4 MW elettrici e se invece si vuole distinguere, a livello lessicale, processi e impianti si ricorda che “letto fluido” e “pirogassificatore” indicano caratteristiche tecniche intrinseche che vale la pena differenziare dal generico inceneritore.
Ah, per finire: riguardate questo video del Bomba sulla sostenibilità del Pd; e qualche renzino o leopoldista ci faccia sapere se è Crozza a imitare il “guappo fiorentino” oppure il contrario …
Buona catastrofe a tutti!
One thought on “PD? SIGNIFICA P[ARTITO] D[’INCENERITORISTI]”
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