pecunia non olet. LA MISERICORDIA DELLA TERRA BRUCIATA

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Terra bruciata

PRATO-OSTE. Mentre il Commissario Massimiliano Iacolare si è preso qualche giorno di meritato riposo dopo il fallito (per adesso) tentativo di impossessamento della sezione di Oste, sembra che il Magistrato di Prato non abbia messo tempo in mezzo, avviando una manovra di delegittimazione dei servizi prestati dai volontari di Oste, rimasti fiduciosi a resistere indefessamente nel fortino di via Scarpettini.

Il “braccio di ferro” si fa sempre più duro, ma i cittadini ostigiani sperano davvero nel buon senso e nella ragionevolezza del provvedimento del giudice, che dovrà decidere sulla omologazione del commissariamento il prossimo 20 settembre. Insomma un “miracolo” che, se succedesse, sarebbe davvero ispirato dalla più misercordiosa Provvidenza.

È infatti da escludere ogni possibilità di composizione o mediazione della lite, indirizzata a una esasperazione delle posizioni sempre più marcate nella contrapposizione dei ruoli.

Ieri mattina un fax è stato recapitato alle unità dei Servizi Sociali dei vari Comuni, Poliambulatori, Scuole e Sezioni tutte della Confraternita. Un fax nel quale si disponeva, d’autorità, una redistribuzione dei servizi di trasporto disabili e accompagnamento dei malati, escludendo la Sezione di Oste da qualunque servizio, in conseguenza dell’azione di commissariamento (incompiuto) avviato il 16 scorso.

La Misericordia di Montemurlo, interpellata nella persona della responsabile Imola Garofani, conferma: la disposizione di ieri è stata recepita e la Confraternita montemurlese provvederà a surrogare tutte le funzioni che erano di competenza della sezione di Oste, la quale risulterebbe sprovvista anche delle coperture assicurative dei mezzi, recentemente scadute. Allora, perc hiarezza, siamo dinanzi a una “presa del castello per fame e per sete”.

Il discorso della Montagna. Dipinto di Carl Heinrich BlochI referenti della associazione “Io sto con Oste”, interpellati sul punto, smentiscono categoricamente: tutti gli automezzi della Confraternita ostigiana sono provvisti di assicurazione e personale autorizzato che è il medesimo di sempre e che presta il servizio con invariato spirito di abnegazione e solidarietà.

Altri cittadini riferiscono delle proteste e dell’inquietudine di un giovane disabile aglianese che avrebbe addirittura pianto nel protestare per l’incomprensibile sostituzione dell’automezzo e la mancanza del gruppo dei volontari che lo hanno sempre accudito nel quotidiano servizio di trasporto a scuola.

Chiara l’iniziativa dell’Arciconfraternita pratese di “bruciare il terreno” sotto i piedi dei volontari di Oste, tutti in attesa di un “miracolo divino” che fermi gli effetti dell’esecuzione giudiziaria oramai instradata.

Lo sgomento cresce tra i volontari e cittadini ostigiani che, alla luce di questa grave interferenza nella loro esperienza di volontariato, vedono la demolizione progressiva della loro attività sociale, espressa nel servizio alla cittadinanza.

Difficile immaginare una ricomposizione bonaria della lite viste le azioni e le forze spiegate in campo: il commissariamento di Oste, qualunque sia il suo esito sarà un vero e proprio terremoto relazionale tra i numerosi volontari impegnati.

Insomma siamo dinanzi a un mirabile esempio di dimostrazione del Vangelo…

[Alessandro Romiti]

Leggi anche: https://www.linealibera.it/pecunia-non-olet-la-misericordia-delle-espulsioni/

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