“PENELOPE”, E IL TUMORE AL SENO RESTA SOLO UN BRUTTO RICORDO

La locandina
La locandina

PISTOIA. I segni estetici delle donne operate di tumore al seno possono avere un impatto negativo sulla psiche, ma anche sulle relazioni interpersonali, lavorative ed affettive. Si tratta di effetti collaterali che in molti ospedali sono ignorati e vengono considerati inevitabili, mentre invece sono rimediabili.

Con l’iniziativa “Penelope”, promossa dal gruppo della chirurgia senologica, la Ausl 3 cerca di mettere in evidenza anche questi problemi di solito considerati secondari e suggerire alle donne, possibili soluzioni non solo a carattere sanitario ma anche per gli aspetti estetici. Aspetti altrettanto fondamentali nel percorso di cura perché vedere la propria immagine diversa e modificata genera disagi, rallenta il percorso di guarigione e il ritorno ad una vita normale.

L’’iniziativa, nata all’interno dell’area funzionale chirurgica diretta dal dottor Sandro Giannessi, sarà per la prima volta presentata mercoledì 3 dicembre dalle 18 alle 21 al Museo Marino Marini (Pistoia, Corso Silvano Fedi 72). Insieme ai medici specialisti del percorso chirurgico senologico saranno presenti, estetiste, parrucchieri, tatuatori, nutrizionisti, dermatologi, e insegnanti di varie discipline e attività sportive.

Li vedremo all’opera nel mostrare come è possibile nascondere, “camuffare” e trasformare i segni del tumore: spiegheranno come si può contrastare la caduta dei capelli e le alterazioni alle unghie, migliorare il colorito della pelle, e adottare dei correttori per riconquistare la propria femminilità “ferita”.

Con “Penelope” è previsto di avviare una collaborazione tra gli specialisti ospedalieri ed esperti del settore, che possano contribuire al miglioramento e al superamento dei disagi per le donne operate di seno legati anche a fattori estetici. L’operazione al seno, le cure chemioterapiche e radioterapiche, lasciano segni dentro e fuori il corpo della donna, l’intento di questo incontro è quello di andare verso la realizzazione di laboratori che le donne operate di seno se lo vorranno potranno frequentare per imparare tanti e diversi “trucchi”.

“Ci vogliamo dedicare anche a questi aspetti e incoraggiare le donne, per esempio – racconta la dottoressa Prisca Nisi –  una nostra paziente ha sostituito la cicatrice con un tatuaggio correttivo, ritrovando la gioia di indossare nuovamente una maglia scollata”. All’iniziativa partecipa l’Associazione “Voglia di Vivere”. Sarà presente il dottor Giannessi con la sua équipe e il direttore generale Roberto Abati.

[ponticelli – usl 3]

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