PISTOIA. Quando si pensa al Natale la mente ci rimanda sempre a quelle classiche immagini dell’infanzia: il presepe, l’albero, il vischio, i regali.
In questo periodo tutti siamo presi nell’addobbare le case, arricchendole di luci multicolori, ed inevitabilmente nella frenetica corsa ai regali, ma cosa viene in mente quando tutto questo è visto da dietro le sbarre?
Ogni anno tante persone entrano nel Carcere, un caleidoscopio di anime provenienti da mondi e culture spesso differenti e opposte. Allo scopo di dare voce a questo mondo, molto spesso volutamente ignorato, pieno di pregiudizi e sconosciuto ai più, da un’idea dei professionisti dell’Azienda Usl che operano nel carcere, è nata questa iniziativa inizialmente riservata solo alle persone private della libertà alle quali è stato chiesto di scrivere in modo anonimo un pensiero di Natale da riporre poi in una cassetta dei pensieri posta all’ingresso dell’ambulatorio del carcere.
A questa iniziativa hanno poi aderito spontaneamente tutti i professionisti che operano all’interno del Carcere di Pistoia, agenti della polizia penitenziaria, educatori, personale amministrativo che hanno anch’essi scritto un pensiero che hanno riposto nella stessa cassetta: il Natale ha coinvolto tutti abbattendo anche le barriere più impensabili e questo anche grazie alla sensibilità della Direttrice e del Comandante della polizia penitenziaria.
Questa raccolta di pensieri, idee ed emozioni vuole essere quindi una finestra su questo mondo fatto di blindi e cancelli, di persone e uniformi che alla fine sono comunque unite nel vivere insieme la stessa magia del Natale.
Alcune di queste lettere saranno lette durante la Messa di Natale che Sua Eccellenza il Vescovo di Pistoia officerà in Carcere e tutte saranno raccolte in una pubblicazione.
[cinelli —asl toscana centro]