PISTOIA. La Cgil Funzione Pubblica di Pistoia esprime una forte preoccupazione per gli annunci spot del presidente della regione Toscana Rossi che pensa di sostituire gli infermieri che potranno andare in pensione con operatori socio sanitari.
La preoccupazione deriva dal fatto che gli elevati standard di qualità raggiunti in toscana possono venir messi in discussione da decisioni calate dall’alto che non si misurano con il contesto delle singole realtà, con la complessità degli standard assistenziali e il composito mondo delle professioni sanitarie.
Tant’è vero che se oggi possiamo affermare che nella nostra regione vi è una buona qualità di servizi in ambito sanitario è perché ogni figura professionale ha contribuito con le proprie competenze professionali al raggiungimento e mantenimento della qualità dei servizi erogati.
Diciamo a Rossi, che la Cgil è assolutamente favorevole avvenga campo tutto ciò che è possibile per garantire il diritto ad andare in pensione per i lavoratori che hanno maturato i requisiti ante Fornero e che per anni hanno contribuito al raggiungimento e mantenimento dell’elevata qualità dei servizi erogati.
Ribadiamo però con forza che il problema non si risolve sostituendo una figura professionale con un altra soprattutto quando si parla di una figura fondamentale qual è quella dell’infermiere,
La salute non si difende con i tagli.
I candidati Rsu della Cgil daranno il loro massimo impegno perché ciò non avvenga. Da troppo tempo gli operatori sanitari sono in forte sofferenza , ora è il momento di modificare le politiche sanitarie a partire dal rifinanziamento del fondo sanitario nazionale; solo così saremo in grado di rispondere sia ai principi fondamentali di equità e universalità del sistema sanitario sia alla necessità di investire per incrementare le piante organiche ospedaliere e territoriali, valorizzando nel contempo gli operatori, gli unici che in questi anni hanno difeso con il loro impegno il sistema sanitario.
[biagini – cgil]