Riguardando Quarrata (video) fissata dall’occhio di Luciano Michelozzi. Fate il confronto e dite voi se con «i democratici avventisti degli ultimi giorni» non siamo caduti tutti nel “tubone” intasato dei Casini, 8 miliardi delle vecchie lire buttate direttamente nel cesso. E il Mazzanti, intanto, pur con un assessore abusivista in giunta, perde il tempo a giudicare le cosce delle Miss…
SINDACO, AVANZI E ’UN TU HA’ PAURA:
TE ’UN TI RADDRIZZA MANCO LA PROCURA!
A chi ci picchia un bonus per 1 birra 1 alla Màgia: valore 9 € (5 d’ingresso e 4 di birra). O in alternativa, con 1 € in più, pizza democratica al Parco Verde servita direttamente dal Mazzanti
senza mascherina e con le ciabatte della giunta dell’Anpi
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GUIDO GUINICELLI Poeta stilnovista |
GIGINO DEL MAESTRINO Poeta sfavatino |
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Voglio del ver la mia donna laudare Verde river’ a lei rasembro e l’âre, Passa per via adorna, e sì gentile e no·lle pò apressare om che sia vile; |
Voglio del ver bell’Okkióne lodare Al Parco Verde lo trovi a sgranare Le premia, dopo, caricato a pile. Sorride a tutti e móstrasi servile. |
Guardate il video
QUANDO I SINDACI ERANO TALI
Da pellicole storiche di Luciano Michelozzi
IERI GIORNATA piuttosto intensa di emozioni e tristezze. Mario mi aveva mandato il link al film realizzato per ricordare Luciano Michelozzi; un video su cui c’è anche la firma di Carlo Rossetti, simpatico burlone a cui voglio dedicare questa parodia burlona di un noto sonetto del Guinicelli riplasmato a uso e consumo del pessimo sindaco di Quarrata, Okkióne il post-comunista. La definizione è plasmata su Piedone lo sbirro di Bud Spencer.
Marco Okkióne si distinguerà, nella storia, per il fatto che, succeduto al sindaco più inutile (la stizzosa Sabrina Sergio Gori) è riuscito a distinguersi per ulteriori danni e nullafacenze varie in nome della democrazia, della trasparenza e della legalità che sono solo nella sua fantasia e abitano all’antìpodo di questo Comune massacrato da trent’anni di Pd. Attenzione: Pd significa Partito Democristiano, come dice Felice De Matteis; perché, da Stefano Marini, in poi il compromesso storico di Moro ha dato ampi e inestimabili frutti. Solo che il Marini, checché se ne dica e ne dica anche Okkióne (che ne dice non bene), qualcosa ha fatto: quelli dopo di lui, nisba.
Alle tristezze del filmato del Michelozzi (e per essere esplicito, come di solito sono, non mi capacito di come faccia Marino Michelozzi ad appoggiare la nullità/inconsistenza del Mazzanti), tristezze dovute al confronto di chi Quarrata la fece perché poi fosse disfatta da questi cosi qua, s’è aggiunta tutta la manfrina del superficialismo primo cittadino missianico (da miss), invece che messianico (da messìa).
Mazzanti non può avere orizzonti più ampi di una pizza al Parco Verde; di un culo o di un paio di [tirati su le] puppe; di un paio di gambe più o meno fatte a cane e come quelle del cane a volte, storte.
Ognuno è figlio della propria cultura/incultura e si ferma a ciò che conosce. E un sindaco che intende amministrare una comunità di 28 mila abitanti affidandosi a quattro romanzi di Salgari; a due o tre tornei di burraco; a quattro salti in padella di diplomini per nozze d’oro (senza mascherine); a funzionari comunali che compilano falsi d’ufficio e li sottoscrivono come niente fosse; a uffici tecnici che ascoltano i cittadini di serie A che si servono dai gerarchi dell’edilizia quarratina che stanno nell’occhio destro del potere comunale; a procure della repubblica che proteggono potere politico e maggiorenti-Ctu del tribunale: un sindaco, che si muove su questo terreno, cos’altro può fare oltre a dedicare il palazzo comunale a Gino Strada e a sua moglie; oltre a partecipare alle marce della giustizia (che non c’è); oltre a fare discorsi-pappardelle alla lepre e a professare la democrazia dei farisei di parata addottrinati alle case del popolo?
Guardate questo sindaco, gente che ce lo avete messo. Osservatelo bene. È lì. Ha giurato fedeltà alla Costituzione e alle leggi d’Italia, ma da oltre 12 mesi (più di un servizio militare di leva!) sa che il suo protetto Iuri Gelli (e ancor prima del Gelli, il Fabbri, la Bellomo, Fiorello Gori, che prepara la strada alla figlia Irene in FdI, Giorgio Innocenti e sai quant’altri…) è un falsario. Ma lo ha mantenuto, questo falsario, dal 2013 fino a luglio scorso perché impostogli non dalla necessità del Comune, ma dal diktat del suo superiore gerarchico del Pd, il senatore Dario Parrini. Fanno a chi è più democratico. Bravi!
Ora ne sta per prendere un altro, di questi inutili vampiri succhiasoldi di partito alle spalle della gente che lavora; per dare fiato e sviluppo al territorio quarratino. Ma quale territorio? Quello stra-murato dal ragionier Perrozzi Ctu del tribunale di Pistoia, forse noto al signor Claudio Curreli e/o alla sua signora Nicoletta Curci? Facciamola finita, farisei! Gettate la maschera e dite chiaramente ciò che siete: una massa non di benefattori, ma di sanguisughe che ammazzano il popolo sovrano e lavoratore ridendogli in faccia.
Poi il Mazzanti te lo ritrovi a naso ritto (se non altro) sotto il palco delle bellezze al bagno a fare il presidente di chi sceglie la miss con la coscia più meglio. Come dire: la negazione della cultura di sinistra così imposta, anche a suon di brigate rosse negli anni di piombo, oggi in rapido riavvicinamento grazie a questi campioni della sinistra, manipolati dai rigurgiti ex-democristiani che appoggiano tanti bravi Napolitani di risulta.
A naso ritto, dicevo, e pronto a salire sul palco per mettere fasce e coccarde alle belle statuine siete pronte signorine. Che ganzata! E che scarpine eleganti adatte a una mise ufficiale di giacca e pantalone (tanto paga Pantalone!). Un vero senso assoluto delle istituzioni.
Complimenti alla capacità di distruzione, compagni del post-comunismo. Ai vostri occhi chiusi dinanzi ai reati realizzati nelle vostre istituzioni democratiche. Alle vostre porcherie e favoritismi con cui vi siete garantiti un posto in prima linea per guardare da vicino le donnine gnùde (cito il vostro Benigni).
Ancora una cosa, visto che siete delle teste di granito come del resto i discendenti più puri dello zio Stalin.
Nella vostra giunta in ciabatte dell’Anpi (bei partigiani, sì!) siede anche un Simone Niccolai assessore all’edilizia che costruiva stanzoni abusivi per proteggere i suoi camper.
Nei miei 74 anni ho visto di tutto, caro Marco indegno sindaco. Infine anche la merda in cui naviga il tuo Comune grazie alla vostra Legalità.
Dìglielo, anche alla tua assessora Francesca Marini, tra una coscia di miss e un pezzo di rosticciana al Parco Verde!
Edoardo Bianchini
[direttore@linealibera.it]