PISTOIA-MONTAGNA. Durante la riunione dei comitati della montagna che si è svolta a Maresca venerdì scorso sono stato citato per un articolo apparso sulla cronaca locale della montagna in cui sottolineavo l’importanza della tutela dell’ospedale Pacini di San Marcello. Chiaramente la citazione era polemica in quanto si accusava la politica di non essersi mai interessata alla questione.
Colgo l’occasione per ribadire che sono pienamente convinto che si debba mantenere l’ospedale in montagna perché esso non è solo un presidio sanitario per la tutela della salute dei cittadini ma rappresenta un servizio che se mancasse impoverirebbe ulteriormente il territorio montano.
Abbiamo bisogno di servizi per poter garantire una certa tranquillità e stabilità al sistema socio-economico della montagna.
Detto questo non concordo con l’accusa generalizzata contro la politica. Per quanto mi riguarda ho fatto quello che ritenevo giusto. In consiglio provinciale, pur non avendo una competenza specifica, insieme all’allora consigliera Nesti, ho presentato un Odg sulla tutela dell’ospedale Pacini, votato all’umanità da tutto il consiglio.
Grazie a questo Odg siamo stati ricevuti dalla competente commissione regionale dove abbiamo rappresentato le istanze della montagna e dei suoi cittadini.
“In quella sede fu ribadita la volontà di non chiudere il nosocomio montano ma, seppur nell’ottica di una revisione e razionalizzazione dei costi, provvedere ad una riorganizzazione che non penalizzasse gli abitanti. Fu fatto presente dai consiglieri la necessità sociale e l’opportunità di rilancio economico rappresentata dalla presenza dell’ospedale in montagna. L’età media degli abitanti, la distanza da Pistoia e soprattutto l’afflusso turistico invernale ci spinse a chiedere, come indicato nell’ordine del giorno, la realizzazione di un pronto soccorso di eccellenza e soprattutto l’incremento della domiciliazione”.
Senza poi ricordare le varie interrogazioni su temi della montagna e i vari interventi sulla gestione della ex Comunità Montana. Non ultimo aver portato in montagna due Consigli Provinciali per dare un segnale di attenzione al territorio.
Quindi il mio dovere credo di averlo fatto. Allora vi chiedo di rivolgere le vostre accuse, peraltro legittime, non verso la politica in generale e di fare di tutta un erba un fascio, ma indirizzarle verso coloro che invece hanno delle responsabilità dirette, verso quella parte politica e quei politici che da decenni governano il comune di San Marcello, la provincia e la regione. Regione che poi nomina i direttori della aziende sanitarie e detta gli indirizzi di riforma del sistema sanitario regionale cercando di coprire i buchi dei bilanci con il taglio dei servizi sulla pelle dei cittadini.
Patrizio La Pietra
Fdi-Alleanza Nazionale