per l’elly. «PROLETARIER ALLER LÄNDER VEREINIGT EUCH!» OPPURE «ПРОЛЕТАРИИ ВСЕХ СТРАН, СОЕДИНЯЙТЕСЬ!»? CHE LINGUA C’È DA USARE?

Per definizione ellyana, Agliana è una città del risorgimento e della restaurazione (del vecchio regime?). Ma non è chiaro in che lingua si debba parlare con una segretaria che ha tre nazionalità ed è così internazionalista…


Anche il Del Fante ha seguito il modello Trump e ha usato il mercato dei gadgets

LA TRILINGUE SVIZZERANA

VENNE PURE IN QUEL D’AGLIANA:

«AGRUMIÉSI, L’ECOMOSTRO,

NON DUBBIATE, È TUTTO VOSTRO!»


 

AGLIANA. Un’ora e dieci di ritardo quello della Schlein al Circolino di San Niccolò. Ma il tempo è denaro e i vari referenti piddini lo hanno sfruttato, calamitando l’attenzione della platea con argomenti tipici dei “grandi sistemi”.

Il massimalismo sovietico riaffiora nelle dinamiche narrative dei vari capibastone, una categoria detestata dalla segretaria, ma inevitabile, che ha provveduto, con il comizietto d’attesa, al riepilogo di questa campagna elettorale.

La piazzetta del Circolino di San Niccolò era piena del popolino dem eccitatissimo, che non ha sentito i morsi della fame e che ha atteso la segretaria in penitente pazienza. La fede politica è forte: i leader hanno tutti il cuore a sinistra e il portafoglio a destra (Schlein, D’Alema, Cirinnà e non solo). Ma a loro piace così e la plebe dei non più proletari applaudeil post-proletariato che va dall’armocromista.

Saluto quasi romano-papale di Elly al popolo festante per Del Fante. La vedete la mano? «Pregate, fratelli e sorelle: al vostro destino pensiamo noi…»

La madrina indossa pantaloni rossi. La Luisa s’appresta al ritorno?

L’arrivo della segretaria (così la chiamavano tutti, acclamandola in scroscianti battimani, che neanche al Papa…) è stato un atto liberatorio. Ma ma lei, la svizzera armocromatizzata in Emilia Romagna, e piena di quattrini poco-proletari, non si è affatto data in pasto ai giornalisti, nemmeno a quelli di TVL, lasciati in fondo scala alla seconda domanda critica, dove si richiamava l’eclatante sconfitta del 2019 con il 2% di differenza dal Cdx.

Una crisi strutturale, infatti, in buona sostanza riconfermata dal 37% di Guido alla prima tornata elettorale. La Elly è democratica, ma è ma non vuole rischiare domande “pericolose” e dunque, niet.

Marco Furfaro le è andato incontro festante e deve sperare in un efficace intortamento della platea per sfuggire “l’argomento degli argomenti”: l’inceneritore.

È questa, infatti, una vera cambiale per Guido, diventato la “pecora nera” della squadra regionale del Pd. Un Pd storicamente incardinato sull’inceneritore di Montale, sul suo mantenimento e sul revamping che oggi deve sopportare la poco credibile revisione delfantiana che ha smentito, con il suo programma, il patrocinio di Furfaro ai due colleghi sindaci di Quarrata e Montale, inceneritoristi convinti, posizionati sulla linearità assoluta del trattamento dei rifiuti (linea detestata dalla segretaria del rinnovamento circolarista).

La Schlein con Furfaro deve fare dei rocamboleschi “distinguo”, del tipo che il Pd aglianese è autonomo e diverso dagli altri Pd dei Comuni circostanti. Bravi, bene, maaaaa…. la politica regionale della zia Monia Monni?

Lucia Salaris se ne andò, ma oggi è pronta per Guido

Dopo lo scandalo della Pane & Rose, la Luisa è pronta a rientrare per la restaurazione sovietica in salsa fragaia

I dem sono ancora patrocinati da cacicchi e capibastone insostituibili (Elly dixit) che riaffiorano ogni cinque anni e cadono in piena contraddizione con le idee programmatiche del partito che pensa alle “masse operaie” facendo delle “patrimoniali inverse” di respiro nazionale.

Infatti è stato il Pd che ha sciaguratamente innalzato il debito pubblico di 170 miliardi con l’ideona del decreto 110% sull’edilizia, che è stata molto apprezzata dalla classe media e ricca, drogando il mercato dell’edilizia e non certamente andando a favore dei proletari, rimasti congelati nella crisi dell’edilizia nazionale.

Sul palco, c’era anche la Luisa Tonioni, una che è divenuta famosa per i “rabbocchi” alla cooperativa “Pane & Rose”.Tra il pubblico c’erano anche il concubino Alberto Guercini (l’amore è bello quando è litigarello) e la nostra preferita in assoluto, la già consigliera rossa sfanculatrice dem Lucia Salaris (che da sola è anche meglio di un frullato fresco Ciampolini-Noligni (vedetevi questo pezzo del 2017).

Marco Furfaro è meglio noto per essere uno che si è ritrovato sullo sgabello di vice segretario per combinazioni fortuite: non riusciamo a trovare delle caratteristiche politicamente distintive per il suo ruolo di responsabilità, a parte qualche pisciata, recentemente emersa sulle cronache nazionali.

La narrazione del comizio di fine campagna elettorale si è fortemente richiamata alle questioni di rilevanza nazionale: lavoro, ambiente (circolare), scuola, sanità.

Una bella serie di argomenti che sono certamente sensibili alle istanze dei cittadini, anche quelli di Agliana che, peraltro, si scopre essere città (ha meno di 20 mila abitanti, ma se lo dice Elly…) sofferente per ben altri argomenti solidi: sarà infatti il “top one” a decidere la tornata di ballottaggio: l’inceneritore.

Gli elettori, saranno tanto critici e sensibili a opzionare il candidato che asserisce (belle le chiacchere programmatiche, da aggiustare poi nella dinamica di una consiliatura controllata dalla Regione Toscana) di chiuderlo, in contrapposizione con il candidato Benesperi che ha mancato di chiuderlo, generando unn casino di critiche e rimproveri da parte di molti malpancisti.

Domaniil tempo sarà brutto e dunque i due candidati siamesi, saranno contenti. L’affluenza potrà davvero essere alta ed entrambi esultano (almeno fino a lunedì notte).

Nessuno si azzarda a fare una prognosi sull’esito della tornata, essendo troppi i fattori di condizionamento che influiranno sulla eccitante competizione, spinta alla ricerca spasmodica  dell’ultimo voto. Come andraà? Che sarà?

Come al solito – torna a galla il marchese del Grillo –, sarà… «merda, Olimpià!».

Edoardo Bianchini
[direttore@linealibera.info]
© LineaLibera Periodico di Area Metropolitana


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