PESCIA. Ieri sera si è svolto il consiglio comunale inerente l’ex mercato dei fiori, dove la maggioranza PD ha approvato l’atto d’indirizzo politico con il quale la giunta provvederà ad avviare la transazione per estinguere bonariamente il Project Financing.
Il tutto si sblocca grazie ad un contributo a fondo perduto di 900.000 Euro che in data 28.12.2015 la fondazione cassa di risparmio di Pescia ha deciso di elargire per la ristrutturazione dell’ex mercato dei fiori.
Il suddetto contributo andrà a completare l’importo per il primo lotto di lavori che ammonta a 1.670.000,00 Euro.
Fin qui la notizia non può che essere positiva per tutti noi Pesciatini ma, ahimè, quest’analisi che peraltro il sindaco porta avanti, con il “silenzio-assenso” di tutti i consiglieri di minoranza, fatta eccezione per noi di Percorso Comune, risulta essere troppo superficiale e soprattutto elude le responsabilità politiche in gioco.
è doveroso quindi, riepilogare la storia che affligge l’ex mercato dei fiori classificato “opera d’arte”, una storia con responsabilità sia per le amministrazioni di centro sinistra che quelle di centro destra.
Tutto ha inizio il 4 Aprile 2007, amministrazione PD con Antonio Abenante sindaco, il consiglio comunale dei democratici approva il “Piano annuale e triennale dei lavori pubblici” nel quale sono previsti interventi di Project Financing relativi alla ristrutturazione e riqualificazioni dell’ex mercato dei fiori, lo stesso da adibire a centro commerciale.
Tagliamo su tutti gli atti per motivi di spazio ed arriviamo alla stipula del contratto il 21.05.2009, sempre sotto l’amministrazione PD con Antonio Abenante, puntualizzando la (non) serietà del Partito Democratico Pesciatino, il quale a 2 settimane dall’elezioni (6/7 Giugno 2009) firma un contratto di tale portata per la città.
Arriva la giunta di centro destra ed in data 09.12.2009 esprime la volontà di procedere secondo il progetto già approvato dalla precedente amministrazione PD.
Da questo momento in poi, quindi le amministrazioni Marchi prima, Giurlani dopo, si rendono in buona parte inadempienti, come testimoniano le due lettere inviate dall’aggiudicatario del Project, sia quella del 03.09.2015 (Giurlani PD) che quella del 12 Ottobre 2016 (Giurlani PD) dove gli stessi DIFFIDANO l’amministrazione in caso di reiterato silenzio in merito.
Le amministrazioni sopra citate grazie alla loro inerzia hanno arrecato un grosso danno alla comunità pesciatina, soprattutto il PD che nel 2009 tramite la stipula del contratto ha consegnato un bene di tutta la comunità e nel 2017 lo riprende pagando ingenti spese solo di costi progettuali.
Quest’ultimi si aggirano attorno ai 550.000 Euro che di fatto riducono drasticamente il contributo della fondazione che, riteniamo opportuno sottolineare, ha legato la concessione di tale offerta all’acquisto del progetto in essere, pena la decadenza di tale concessione economica.
Un cittadino accorto, non può non capire la situazione che abbiamo dinanzi e di come questi partiti, PD e Forza Italia, abbiano arrecato un grosso danno alla comunità pesciatina e non solo, visto da dove giungono i finanziamenti, la quale si ritrova a dover pagare costi di progettazione altissimi per un bene che fino a pochi anni fa era nel nostro patrimonio immobiliare.
Comprendiamo che il sindaco Giurlani voglia e debba riconsegnare l’ex mercato dei fiori in tutti i modi alla città entro fine 2018, nella primavera 2019 infatti si terranno le elezioni.
Riteniamo necessaria comunque un’ammissione di responsabilità politica da parte di tutti i soggetti coinvolti e chi ha sbagliato paghi 550.000 Euro per un bene che era della comunità e non è stato ne riqualificato, ne ristrutturato sono veramente troppi da far pagare ai cittadini.
Gruppo consiliare “Percorso Comune”
Angelo Morini, Paolo Varanini