PERCORSO PARTECIPATIVO SULLA “CASA DELLA CITTÀ” AL CEPPO: MA SEL NON LA BEVE

L’area ex-Ceppo
L’area ex-Ceppo

PISTOIA. Alberto Zoppi non sembra molto convinto dalle scelte di Bertinelli in merito all’istituzione del “Comitato dei garanti”. E scrive:

Al Sindaco di Pistoia Samuele Bertinelli
Alla stampa locale

Caro Sindaco,
leggo un comunicato stampa del Comune di Pistoia, dove si annuncia l’avvio del percorso partecipativo per la realizzazione all’interno del Ceppo di una Casa della città (vedi).

Tale progetto, presentato dal Comune di Pistoia, ha ricevuto l’assenso e un finanziamento di 25.000 euro sulla base delle norme previste dalla L.R. Toscana n. 46 del 2 agosto 2013, da parte dell’Autorità regionale per la garanzia e la promozione della partecipazione.

Cosa positiva indubbiamente, che offre alla popolazione pistoiese un percorso partecipativo su cosa e quali funzioni, si potranno implementare, nella parte del comparto ex ospedaliero che passerà al nostro Comune.

Mi sorgono però alcuni dubbi leggendo il comunicato che sarebbe utile tu volessi chiarire alla città.

Si legge che: “Tutte le fasi del percorso saranno seguite e monitorate da un Comitato di garanti, i quali dovranno verificare l’imparzialità e la trasparenza del processo partecipativo. Fanno parte del comitato il direttore di Tvl Luigi Bardelli, lo storico pistoiese Alberto Cipriani, la fotografa e docente Bärbel Reinhard e Maria Camilla Pagnini, architetto e dottore di ricerca in storia della città”.

Alberto Zoppi
Alberto Zoppi

Mi sono riletto la legge regionale, sopra richiamata, ma non trovo in nessun passaggio questa cosa di un comitato dei garanti locale, anche nei processi locali, desumo quindi che questo comitato è una tua iniziativa? Come sono stati scelti i garanti? Con quali criteri? Addirittura si scrive che: “Tutte le fasi del percorso saranno seguite e monitorate da un Comitato di garanti, i quali dovranno verificare l’imparzialità e la trasparenza del processo partecipativo”.

Ma essendo un progetto pubblico regolato da una legge, che riceve un finanziamento pubblico, non dovrebbe essere la stessa Autorità regionale per la garanzia e la promozione della partecipazione, l’organo che vigila e certifica il regolare percorso partecipativo svolto nei modi e forme d’imparzialità e correttezza?

Se avessi letto male le norme vorrai sicuramente correggermi, se esistono delibere dell’autorità che inseriscono questi garanti locali, magari avrai modo di colmare la mia lacuna.

Sai quanto ho perorato in questi anni la causa della democrazia partecipativa, quindi mi spinge solo questa grande passione, e nel momento che arriva un’occasione importante per la città non vorrei che introducessimo ulteriori complicazioni oppure organismi non previsti, al pieno spiegarsi di questa occasione.

Cordiali saluti

Alberto Zoppi, Sel Pistoia

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