MONTALE. La pagina web della Desmos srl è molto arida di informazioni e si può comprendere il perché: la competenza e la professionalità sono come la marmellata: solo chi ne ha poca, ne “spalma tanta”.
L’ing. Manlio Pacitti è stato avvicinato da chi scrive, subito dopo la sessione della commissione Ambiente (congiunta e tacitata) del 27 settembre, ma è stato subito messo in avviso da Alfredo Perruccio e il Presidente Franceschi, sulla inopportunità a rilasciare interviste o semplici risposte a elementari domande, dopo il big bang delle contraddizioni esplose sul tavolo dei Commissari.
A quasi un mese dall’evento, dopo la riapparizione della “incriminata” relazione Desmos, ovvero la sua ri-pubblicazione su impulso del Difensore civico regionale Lucia Franchini, appare una ulteriore specialità professionale che era sfuggita all’attenzione dei tecnici del Comitato.
Anche questa volta vale il brocardo in cauda venenum, visto che è proprio negli ultimi tre righi che la Desmos procede con un consiglio davvero inconsueto per una società di consulenza che, nel catenaccio della sua home page, scrive “Ingegneria, Ambiente, Energia”.
Ebbene, da oggi potrà aggiungere anche una nuova categoria: quella dei “Risarcimenti”.
La relazione chiude, infatti, con una nota che definire pleonastica è poco, anche perché rivolta a una società lucrativa privata qual è Ladurner srl, non a un ente benefico senza finalità di lucro.
Essa recita: Si ritiene inoltre opportuno che il Gestore proceda ad una quantificazione dei danni subiti a causa dell’evento e per il ripristino della piena operatività impiantistica del termovalorizzatore di Montale, al fine di attivare le coperture assicurative in essere.
È la munifica società Desmos che suggerisce alla committente società Ladurner di “quantificare i danni”, per poi “attivare le coperture assicurative in essere”(!?).
E menomale, diciamo noi, altrimenti sarebbero ancora una volta chiamati a pagare i cittadini. Ma l’assicurazione, sarà perplessa come il Dirigente di Usl Centro o pagherà senza battere ciglio?
Rileva e non poco la creativa indicazione gestionale che è ultra-petitum all’incarico affidato alla Desmos e che, ci impegna necessariamente a fare delle domande:
- Ladurner non avrebbe forse “quantificato i danni”, se non glielo avessero suggerito?
- Come faceva questa ultima a sapere che ci sono delle “Coperture assicurative” per gli eventi di forza maggiore (che però proprio tali non sembrano)?
- Sarebbe questa prerogativa di “attivare un risarcimento” che ha impegnato Ladurner a far richiedere una relazione così incongruente e che ha lasciato “perplesso” un lettore competente qual è l’Ing. Nicola Cipriani di Usl centro?
- La Desmos ha chiuso la relazione con tale superflua raccomandazione “sua sponte” o è stata altresì richiesta da parte della committente, per aver motivo di giustificare ciò che “non lo sarebbe”?
- E dunque, (sarà interessante sapere) come risponderà la società di assicurazioni che sarà chiamata al risarcimento del danno, asseritamente dichiarato come fortuito dalla autorevole società milanese?
Nel mentre, il Sindaco Betti, sembra avere risposto alla diffida di Ladurner nel giorno di venerdì 20 ottobre – contemporaneamente alla sua ripubblicazione – specificando (utilmente o in-utilmente, decidetelo voi) l’ovvietà, e cioè: che la relazione è priva di segreti industriali da “secretare”.
A noi, non resta che complimentarci per la sua arguzia e tempestività, ma resta da registrare la delusione della cittadinanza per il fatto che nella Commissione congiunta (azzoppata e tacitata con la mancata consegna della relazione) nessuno abbia spiegato quale sia stata la vera causa del black-out di impianto del 20 agosto.
[Alessandro Romiti]