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AGLIANA. Carlo Pellegrini è uno di poche parole, schivo e molto riservato. Se un giorno qualcuno farà un libro sui pistoiesi eccellenti, che dovrà riportare necessariamente due sezioni – quella degli onorevoli e quella più vasta dei non –, Carlo sarà nella prima delle due.
Sappiamo già che, segnalandolo all’attenzione, saremo quantomeno rimproverati, se non esclusi dal suo saluto e, per questo, ci siamo imposti di contenere il testo nelle canoniche 15 righe, sempre suggerite dal direttore.
Innanzitutto Carlo è icasticamente caratterizzato dalla sua irta capigliatura, inconfondibile e distintiva di una personalità originale e non convenzionale.
Spietatamente sincero, Iccitto – come viene chiamato dagli amici – è franco e diretto, non conosce compromessi o malizie essendo provvisto di esperienza e grande onestà intellettuale.
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Sposato con Tamara, si diletta nel raccontare le sue avventure in “parete” masticando un toscano che riaccende nelle pause digressive, necessarie ai colorati commenti delle sue avventure.
Esperto di impianti elettrici, grande amatore di moto d’epoca (ha costruito una moto slitta fantastica), potete rivolgervi a lui per ogni riparazione di utensili o apparecchi radio e hi-fi: dove non arriva con il suo intuito e la sua esperienza, arriverà con un suo conoscente nelle rete degli appassionati artigiani, motociclisti o affini.
Insomma una persona che può solo sorprenderci: quando verrà pensionato (dovremo attendere almeno trent’anni ancora), sarà fondato il club Amicidiccìtto, ma non sarà sicuramente lui a fare il Presidente, nemmeno onorario e non vorrà nemmeno la tessera numero 1.
[Alessandro Romiti]