pescia. “IL CENTRO STA MORENDO E NON LO RITENIAMO GIUSTO”

Protocollata una petizione con 235 firme. Ecco cosa chiedono i cittadini per il rilancio e la riqualificazione della “Ferraia”

Foto Sailko

PESCIA. [a.b.] Una petizione con 235 firme allegate è stata protocollata il 13 ottobre scorso e inviata al prefetto di Pistoia, al sindaco di Pescia, al consiglio comunale di Pescia, al presidente della Regione Toscana, al comandante della Polizia Municipale, al comandante della Stazione dei Carabinieri di Pescia, al commissariato di Pubblica Sicurezza, al comandante dei Vigili del Fuoco e alla Asl Toscana Centro. I cittadini, per gran parte residenti nel centro pesciatino, con questa iniziativa hanno voluto segnalare alle autorità competenti le gravi criticità in cui versa il centro storico di Pescia. In particolare la petizione riguarda la cosidetta area centrale denominata “Ferraia”.  

Sono state raccolte segnalazioni, individuate problematiche emergenti e incancrenite e eventuali opzioni per la loro risoluzione. “Ne è nato un dibattito appassionato e costruttivo che ha evidenziato prima di tutto il forte attaccamento dei residenti al loro territorio e la volontà di spingere le istituzioni verso una riqualificazione certa, vigorosa e dal carattere permanente finalizzata a garantire condizioni di vita decorose oltre alla necessaria tutela di una zona tra le più preziose dal punto di vista storico, architettonico e “identitario” per l’intera comunità cittadina”. I cittadini nella petizione hanno voluto far emergere problematiche di parcheggi, sicurezza e degrado socio ambientale.

“Le conseguenze più evidenti di questo abbandono consistono nella fuga dei residenti, nell’impoverimento di quel tessuto sociale che, fino a non molto tempo fa ha garantito la salvaguardia e la tutela di un “angolo prezioso” del territorio; così come l’inevitabile svalutazione del patrimonio immobiliare, caratteristico nel suo genere, storicamente prezioso ma attualmente immerso in un contesto di degrado, pericolo e scarsa fruibilità.

Con la petizione – che alleghiamo  – i cittadini non si aspettano annunci ma fatti, senza alcuna politicizzazione della situazione. Soprattutto sperano di non dover assistere a interventi una tantum, fatti sulla onda della protesta, che servirebbero a ben poco (per non dire a niente) e che inasprirebbero le forti tensioni che in molti casi già si respirano. Il riferimento in alcuni casi a cittadini di altre nazionalità non ha e non deve avere assolutamente alcun connotato razzista. “Le difficoltà del momento presente sono note a tutti anche a livello locale ma questo non può diventare un alibi per le istituzioni che hanno il dovere di intervenire, tutelare, migliorare e programmare con i cittadini le modalità di rilancio, riqualificazione e promozione di questa zona che attualmente versa in una situazione veramente grave” concludono.

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