PESCIA. “Giudichiamo la risposta del Presidente della Cooperativa Polima circa gli ennesimi ritardi nel pagamento degli stipendi delle lavoratrici della Rsa San Domenico molto grave e sicuramente non esaustiva.
Nel corso dei numerosi incontri che si sono tenuti dal subentro della cooperativa, il presidente non ha mai fatto riferimento alla delibera assunta dall’assemblea dei soci circa la possibilità di procrastinare i tempi di pagamento: lo abbiamo infatti appreso dalla stampa e questo ci sembra non solo molto irrispettoso nei confronti dei lavoratori ma anche preoccupante perché quanto deliberato è indicatore di uno stato di crisi aziendale del quale, come organizzazione sindacale, eravamo all’oscuro.
Ancora più grave è il fatto che anche le lavoratrici, che con molte pressioni sono state invitate ad associarsi alla cooperativa all’atto dell’assunzione, non conoscessero la citata delibera, poiché nella loro qualità di socie hanno il diritto di essere messe a conoscenza di tutti gli atti e le delibere in essere, nonché essere invitate ad esprimere il loro voto per quelle future.
L’esercizio del ruolo di socio in una cooperativa con scopi, appunto, sociali, non si limita infatti al versamento della quota associativa ma si esplica nel prendere parte in modo attivo alla vita della cooperativa stessa.
Invitiamo pertanto il presidente ed il CdA a fornire immediatamente alle loro socie che operano presso la Rsa San Domenico di Pescia copia della delibera del 22 aprile scorso.
Il fatto che sia stato garantito un posto di lavoro a tutte le operatrici e gli operatori della Rsa non deriva da un atto di generosità della cooperativa subentrante ma dal bando di gara per la concessione della struttura, che ha recepito integralmente l’accordo sindacale a suo tempo siglato con il presidente del San Domenico e con il Sindaco di Pescia.
Ci pare infine vergognoso che si affermi che ritardi di quindici giorni nel pagamento degli stipendi non creano gravi disagi ai lavoratori poiché non è facoltà del datore di lavoro giudicare le diverse posizioni individuali dei propri dipendenti ma, piuttosto, quello di adempiere all’obbligo di liquidazione delle spettanze mensilmente, così come stabilito dal Ccnl.
In attesa di discutere in modo approfondito delle problematiche sopra esposte nell’incontro che il Sindaco di Pescia ha convocato per il 31 agosto, ci attiveremo con i nostri uffici legali per vedere ripristinato il diritto delle lavoratrici a riscuotere mensilmente”.
Silvia Biagini
Segretaria Fp Cgil Pistoia