pescia. PUNTO NASCITA: CAOS IN FRATELLI D’ITALIA. PD: NOI CONTINUIAMO A LAVORARE PER LA RIPARTENZA!

Il segretario comunale del Partito Democratico Luca Tridente: “Non resta che aspettare le valutazioni del prossimo Governo, visto che da metà luglio l’attività del governo nazionale si è sostanzialmente fermata a causa delle elezioni anticipate”

Dal Pd di Pescia

PESCIA. Nei giorni scorsi abbiamo letto sulla stampa che il Consigliere Regionale di Fratelli d’Italia Capecchi, ha presentato una interrogazione alla Giunta Regionale per chiedere se la direzione generale dell’ASL avesse predisposto tutti gli atti per realizzare un’unica struttura complessa di ginecologia ostetricia Pescia-Pistoia ed una SOS ostetricia e ginecologia Pescia in modo da consentire la rotazione del personale medico.
Nei giorni successivi l’ASL, intervenendo rispetto all’attività di procreazione medicalmente assistita attivata presso il nostro ospedale, ha risposto indirettamente in modo positivo: del resto questo intervento era necessario ed era già stato annunciato a maggio, quando fu richiesta la deroga al Ministero della Salute.
Quindi da una parte un Consigliere Regionale sollecita l’ASL a fare questo intervento, dall’altra il Consigliere Comunale Melosi non la pensa così, definendo “assurdo” quello che lo stesso Capecchi ha chiesto alla Regione: bel coordinamento quello di FDI, non c’è che dire. Chapeau!
Mentre Capecchi risponderà a Melosi che gli chiede, tra l’altro dove vive, noi ci domandiamo dove vivano molti amministratori del Comune di Pescia che, per un post in più e qualche mi piace sui social, dimostrano così la loro reale capacità di governare il nostro Comune che, grazie alla loro improvvisazione, perde ogni giorno credibilità.
Un’altra pagina che dimostra come la questione del punto nascita, per tanti politici pesciatini, sia solo strumentale per fare battaglia politica, visto che non conoscono di cosa si sta parlando: se così fosse anziché chiedere alla Regione quando riaprirà il punto nascita, saprebbero che in Italia da 10 anni i punti nascita sotto i 500 parti l’anno per funzionare devono avere l’autorizzazione in deroga del Governo nazionale, non della Regione.
La Regione, come anche Capecchi ammette, ha inviato a giugno la domanda di deroga al Ministero della Salute; l’ASL ha dato conto nei giorni scorsi di quanto sta facendo per essere pronta per quando il Ministero farà la verifica.

Non resta che aspettare le valutazioni del prossimo Governo, visto che da metà luglio l’attività del governo nazionale si è sostanzialmente fermata a causa delle elezioni anticipate.
Noi chiediamo alla Regione di continuare nel suo lavoro affinché le valutazioni del Governo, quando ci saranno, siano positive per il nostro punto nascita, che vogliamo operativo e sicuro per le mamme e per i bambini.

Luca Tridente, segretario Partito Democratico di Pescia

Print Friendly, PDF & Email