pescia. STEFANO BRACCINI, IL NUOVO COORDINATORE DI OSTETRICIA E GINECOLOGIA

Stefano Braccini
Stefano Braccini

PESCIA. Nel 2016 sono nati all’ospedale di Pescia 675 bambini di cui 347 maschi e 328 femmine e di questi 492 sono italiani e 183 stranieri.

Le nascite sono state in lieve calo rispetto all’anno precedente (erano nati 742 bambini, di cui 373 maschi e 369 femmine e sul totale 534 erano italiani e 208 stranieri) ma in linea con il calo fisiologico di natalità che si è registrato nei punti nascita della Toscana e anche in quelli della Ausl Toscana centro, ad eccezione degli ospedali di Prato (+58%), San Giovanni di Dio (+ 41%) ed Empoli (+27%).

Le donne dell’area della Valdinievole continuano comunque a scegliere di partorire nell’ospedale di Pescia, nonostante da alcuni mesi siano in corso i lavori di ristrutturazione per realizzare un nuovo reparto con due sale travaglio, una sala risveglio, una sala operatoria, la patologia neonatale, una sala operatoria e un locale per l’allattamento.

I lavori termineranno entro la prossima primavera.

I segnali di attenzione al punto nascita di Pescia continuano ad essere forti sia da parte della direzione aziendale che del dipartimento materno infantile diretto dal dottor Giansenio Spinelli ed infatti dallo scorso mese di dicembre è anche arrivato il nuovo coordinatore della unità operativa di ostetricia e ginecologia, il dottor Stefano Braccini.

Il medico proviene da Empoli dove svolgeva il ruolo di viceprimario. Vanta una lunga esperienza in ostetricia e nella patologia del pavimento pelvico con particolare riferimento al prolasso genitale e l’incontinenza urinaria.

Braccini ha dichiarato che il target che intenderà dare al punto nascita sarà quello di valorizzare, come è stato fatto fin ad ora, il parto fisiologico e la gravidanza a basso rischio in un ambiente confortevole e con i criteri per garantire la massima sicurezza per la madre e il nascituro.

“Contemporaneamente – ha detto lo specialista – sarà implementata l’attività chirurgica ginecologica e l’offerta ambulatoriale per cercare di dare un servizio sempre più ampio e professionale alle donne”.

[ponticelli – ausl toscana centro]

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