PESCIA. Avendo sentore di possibili aumenti di tariffe, tutti da giustificare, ritengo opportuno che questi debbano essere deliberati in primis da un Consiglio comunale che approvi un piano di gestione o bilancio di previsione tempestivo e adeguato alla mole di incassi.
Infatti, non ci si può esimere da una gestione che non tenga conto, prima di qualsiasi investimento o spesa, della quantità di danaro di cui potrà disporre.
Se incasso 100 non posso spendere più di 100, chiaro no? Già all’inizio del 2015 chiedemmo di poter discutere di tale piano, ma siamo arrivati a gennaio 2016 e dobbiamo ancora una volta prendere atto di una chiusura in pesante perdita.
A una prima presa di visione dei conti si nota subito che nel 2014 vi siano state spese molto elevate in alcuni servizi e altre minori ma di dubbia efficacia.
Questo si ripete nel bilancio 2015, ma con alcune aggravanti.
Responsabilità gestionali? Senza ombra di dubbio! Lo diciamo da sempre!
Errori sulle tariffazioni? Credo che qualcosa non abbia funzionato nemmeno lì.
Rapporti con i clienti siano essi commercianti o altro tipo di operatori? Mi dicono che lasciano a desiderare.
Rappresentative di confronto da sempre presenti sul mercato? Nessuna, sembra di essere tornati al tempo del ventennio, uno comanda e gli altri devono ubbidire.
Se le cose vanno male dunque vi è un solo responsabile e la soluzione è semplice, ma, in attesa che si sciolgano i nodi facili cominciamo a affrontare quelli difficili, per questo chiedo che il Consiglio voti questa mozione che chiede di non effettuare nessun tipo di aumento della tariffazione nel Mefit fino a che non ci venga presentato e discusso un piano economico gestionale per l’anno appena iniziato.
Chiedo che questa mozione venga messa all’odg del prossimo Consiglio comunale.
Scarica: Mefit tariffe
Oliviero Franceschi
Consigliere comunale “Un’Altra Pescia”