PESTE & CORNA. CINESI E SICUREZZA SUI LUOGHI DI LAVORO A PRATO

Renzo Berti
Renzo Berti

SEMBRA che il 28 gennaio la Giunta Regionale Toscana abbia deliberato di affidare al dottor Renzo Berti, ex-Sindaco di Pistoia, l’incarico di coordinare il piano straordinario di interventi per la sicurezza nei luoghi di lavoro pratesi dopo la morte dei sette cinesi che hanno fatto eco epocale e risonanza mondiale: anche per Rossi che, pur essendo in sella da anni e anni, come di solito accade ai nostri politici democratici doc, niente sapeva e niente aveva visto o sentito prima della tragedia…

Gli è successo, in verità, anche per i treni che da Pistoia portano (?) a Firenze e che, da un eone (se è un filosofo, Rossi saprà certo cos’è un eone…),  sono i più scassati, i più in ritardo, i peggiori che si possano immaginare e augurare anche a un Paese terzomondista come ormai è la sua Toscana felix postvanninica.

Siamo convinti che all’illuminato Governatore democratico non sia sfuggita, in materia, la perfetta preparazione tecnica di Berti che – se non sbagliamo – è il dirigente dell’Unità Operativa Igiene degli Alimenti e Nutrizione dell’Asl di Pistoia.

È la scelta migliore; ineccepibile anche sotto il profilo scientifico: solo che si voglia scambiare – senza troppo cavillare – la sicurezza sui luoghi di lavoro, con quella della nutrizione e del cibo che ci entra nello stomaco.

Forse, però, per rendere davvero sicuri i cinesi e liberarli dagli incendi, basterà che Berti vieti tassativamente l’uso delle padelle con cui cui gli orientali, che si naturalizzano a Prato (Plato, come dicono loro), friggono i loro cibi: e che le faccia sostituire con quelle antiaderenza, che lavorano senza grassi e che possono essere facilmente acquistate in un qualsiasi supermarket, tipo Panorama.

Già da quel che si sentiva dire, prima che Rossi ordinasse il diacono Abati Direttore Generale dell’Asl 3, Berti sembrava pronto a prendere la direzione dell’Asl di Prato…

Ora, se la voce sarà confermata, un primo piede, Renzo, ce lo sta mettendo davvero.

Di fatto due saranno i vantaggi: i cinesi saranno più sicuri sui luoghi di lavoro e, al contempo, saranno anche meno costosi per una sanità (quella, appunto, di Rossi) sempre più con il fiatone. Avranno, infatti, meno mal di fegato per il cambio di padelle e perciò chiederanno meno prestazioni sanitarie a carico sociale.

Qualcuno ha commentato dicendo: «Ma Rossi sta pagando il pedaggio politico per il grande impulso che Berti dette, a suo tempo, alla realizzazione del mega-San Jacopo degli scandali a iniziare dal rischio subsidenza in acquastrino campo di volo?».

Qualcun altro, severo, ha ribattuto: «A pensar male si fa peccato…».

Del resto Berti non sarà poi mica quel personaggio che piace tanto a Rossi? Il famoso gatto ingordo a cui…?

Via, via! Basta!

Perdonateci, Padre, perché abbiamo peccato…


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[Questo intervento è pubblicato come espressione di libera critica ex art. 21 Cost.]

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