pesticidi. ALTRE SEGNALAZIONI SU VIVAI CITTADINI

La collega Ponticelli, dovrà presto rispondere a delle domande bollenti sulla questione dell’uso dei fitofarmaci

PISTOIA. Anche sulla questione dei fitofarmaci, l’appetito viene “mangiando”: dopo le segnalazioni di ispettori Usl Centro al bacino idropotabile di Agliana (le violazioni sono consolidate da venti anni e nessuno vede niente!) le denunce del capogruppo di Agliana Cambia e l’interessante “coda” permessa dalle nostre domande all’Usl nel seminario sulle “buone pratiche”, ecco che ci giunge una nuova segnalazione di una palese anomalia gestionale.

Questa volta, oggetto di studio è un vivaio cittadino, ben tenuto e apparentemente senza erbacce: quelle che ci sono, sono essiccate.

Ma è stato il sole estivo o il glifosate?

Erbacce secche: sono stati i fitofarmaci o il sole?

Sulla strada, sono presenti dei cartelli di divieto di ingresso. Ma i fitofarmaci, se irrorati, si fermano alle catene di delimitazione?

La denuncia sarebbe posta non sulla dispersione spregiudicata di fitofarmaci o pesticidi (ragionevolmente dimostrata dalla mancanza di erbacce) ma dal contesto ove è posto il vivaio: in piena città, via Monfalcone, tra la stazione ferroviaria e il supermercato Esselunga.

Il vivaio è posto all’interno dell’area urbana. Ma non è una anomalia urbanistica, senza recinzione?

Renzo Berti, capo del Dip. Prevenzione, darà le risposte promesse dalla collega Ponticelli?

Il vivaio è delimitato da delle catene rosse e bianche con avvisi di rispetto e proibizione all’ingresso.

Bene questo, ma la particolare collocazione “intra-murariaalla città dell’impianto vivaistico non lo rende minaccioso, nel caso di uso eventuale di fitofarmaci, indistinti, sia che si tratti di pesticidi che di fungicidi o insetticidi.

Il vivaio si presenta privo di erbacce: eradicate a mano o con pesticidi?

Il dirigente Usl 3 Dott.ssa Paola Picciolli, si occupa di Igiene pubblica. Ha forse  avuto la segnalazione sul caso?

Mentre l’ufficio stampa di Usl Centro si sta preparando a rispondere alle domande rivolte ai partecipanti dell’interessante seminario del 3 dicembre, vorremmo che fosse data risposta anche a queste domande più specificamente dedicate al caso:

  • il vivaio in questione è trattato con fitofarmaci?
  • in caso affermativo, come si può conciliare tale applicazione di sostanze tossiche in un area densamente abitata, perché urbana e in prossimità a un supermercato (Esselunga) e una stazione ferroviaria principale?
  • Ci sono state segnalazioni alla Usl/Arpat e dunque, delle visite di ispettori?

Alessandro Romiti

[alessandroromiti@linealibera.it]

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