PIAN DEGLI ONTANI. Alcuni per curiosità, altri per la prima volta, altri ancora perché hanno investito in immobili e sono forzatamente tornati dopo un anno sulla montagna, cosa hanno trovato che la rendesse più accogliente rispetto agli anni passati?
Tutto all’insegna della tradizione e per non far sentire straniti cittadini e villeggianti, le amministrazioni, hanno offerto lo stesso comfort degli anni passati.
Le buche per le strade sono sempre le solite (vedi: «Turisti attenti alle buche…»), con l’unica differenza di non essere più numerate perché la pioggia, la neve, il sale e il passaggio delle macchine hanno cancellato la chirurgica – unica cosa di chirurgico rimasto sull’Appennino dopo la il potenziamento del Pacini – numerazione fatta a suo tempo dai solerti amministratori per richiamare l’attenzione anche dei più distratti.
L’erba accarezza dolcemente le macchine in transitano, dando quel tocco di selvaggio e inesplorato al viandante che può cogliere, aprendo semplicemente il finestrino dell’automobile, fiori e frutti di bosco e se si è fortunati pure qualche fungo: i drive-in americani sono nulla al cospetto di tanta lungimiranza nell’offrire nuove formule di fruizione dei servizi al cittadino.
Sui guard rail che ancora si intravedono ai bordi delle strade, ancora più divelti e accartocciati, legati con spaghi, con testate staccate e a terra, le belle arti hanno posto il vincolo paesaggistico e sono ora finalmente tutelati come importanti reperti di archeologia industriale.
Beni della collettività da conservare così come sono, guai quindi a toccarli.
Poi, in ottemperanza alle nuove mode che si stanno diffondendo, quali ad esempio l’orienteering, la segnaletica orizzontale e verticale è in via di estinzione e “stop” e passaggi pedonali sono ormai spariti da anni.
I cittadini pagano tasse e contributi e in compenso le amministrazioni al loro servizio si adoperano indefesse in studi e ricerche per trovare sempre nuovi modi per stimolarli, nelle grandi e nelle piccole cose.
In campo sanitario l’ultima frontiera è rappresentata dalla sanità d’iniziativa, ognuno dovrà imparare a curarsi da solo, riscoprendo antiche ricette tradizionali a base di bacche magari raccolte, senza liste di attesa annoso problema della Asl, sui cigli rigogliosi delle strade.
Grandi sono stati i traguardi raggiunti dalla politica new-age del Pd e i punti Ecco Fatto e le Botteghe della Salute Salute rappresentano il fiore all’occhiello, il cui fine non è quello di cercare di dare il massimo ma di fare il meno possibile, garantendo i servizi al minimo (vedi: Cutigliano. Un collaboratore tecnico per le “Botteghe della Salute”)
E tutto questo nonostante ci siano ancora persone ancorate al passato che rimpiangono il pronto soccorso o addirittura l’ospedale o peggio ancora che guardano ad altre realtà italiane, dove amministratori senza nerbo come quelli di Val Susa, 12 mila abitanti come la Montagna Pistoiese, hanno, cosa inusitata, dato ascolto ai cittadini anziché al volere illuminato del partito dominante e hanno ottenuto, con scelta poco lungimirante e retrograda, addirittura un ospedale di base (vedi comunicato stampa Val di Susa).
Meno male in montagna non ci sono di questi amministratori.
Anche il Natale è stato oggetto di rivisitazione e il tradizionale albero, un tempo addobbato dal Comune di Cutigliano, già dallo scorso anno non viene più fatto, il tutto nell’ottica di lasciare maggior spazio alla libera intraprendenza degli abitanti di Pian degli Ontani.
Comune e Provincia tuttavia hanno assicurato che continueranno a ricoprire il loro ruolo importantissimo, avocandosi, come sempre, il servizio di non spalare la neve, e questo, ovviamente, per creare un’atmosfera sempre più in linea con i precetti della festività.
L’amministrazione di Cutigliano, va sentitamente ringraziata per aver dato spazio e favorito la vena artistica di alcuni cittadini, tutti con attestato e con tanto di pergamena per aver partecipato ad un lungo corso e superato l’esame di senso civico, per essersi sbizzarriti con costruzioni estemporanee realizzate con ferro antico e vari reperti storici in prossimità dell’incrocio della strada comunale di Pian della Quercia e del Balzone.
Manufatti iniziati tanto tempo fa e ad oggi, ancora in fase di ultimazione.
L’invito al Comune di Cutigliano è quello di lasciare ancora tempo a questi artisti in modo che possano finire le opere d’arte, per ora incompiute e poterle così ammirare nella loro completezza nei prossimi mesi.
Un occasione ghiotta di promozione ci sarà già il lunedì 26 settembre con l’inaugurazione dei restauri della scuola “Beatrice” di Pian degli Ontani, alla presenza degli Onorevoli Fanucci e Bini che non mancheranno di apprezzare, strade, buche, guard rail e costruzioni artistiche nei pressi dei cassonetti dell’immondizia.
Il curioso