CUTIGLIANO. [a.b.] “Se eletto sindaco troverò il modo adeguato per ricordare Pino Arpioni, importante figura del laicato cattolico che ha saputo educare decine di migliaia di giovani portandoli ad amare la bellezza di Cutigliano e dell’intera nostra Montagna”. Tommaso Braccesi si era espresso così nel marzo scorso durante la presentazione del volume “Pino Arpioni e la Vela. Sessant’anni di campi scuola” scritto dal giornalista Claudio Turrini a Firenze. A distanza di qualche mese la giunta municipale ha proposto di intitolargli una via di Pian degli Ontani.
Arpioni, oltre ad educatore è stato collaboratore di Giorgio La Pira e fondatore dell’Opera per la Gioventù dedicata al sindaco “santo” di Firenze. L’Opera appunto è rappresentata dal “Villaggio Cimone” che ha contribuito allo sviluppo economico della comunità locale e del territorio. A Pian degli Ontani da oltre 60 anni è aperto e funziona il campo scuola voluto proprio da Pino Arpioni per dare a generazioni intere di ragazzi la possibilità di stare insieme nella natura e di crescere in amicizia. Formalmente è stato il consiglio direttivo dell’Opera per la Gioventù a richiedere di poter intitolare una via al proprio fondatore. La strada individuata è quella di accesso al “Villaggio Cimone” “in quanto traversa di via delle Ruggiole, senza nome”.
Su tale via esiste solo il numero civico del Villaggio Cimone per il quale la Fondazione Opera per la Gioventù Giorgio La Pira ha dato una ampia disponibilità alla modifica. L’intitolazione a Pino Arpioni si legge nella delibera di giunta “non comporta aggravio di lavoro per i servizi comunali né disagio per i cittadini”. Si tratta ora solo di aspettare l’autorizzazione prefettizia “ai sensi dell’art. I della L. 188/1927” che siamo sicuri non tarderà ad arrivare.
L’anniversario della fondazione del Villaggio Cimone cadeva lo scorso mese di luglio. Era il 17 marzo 1954, quando dopo alcune prime esperienze proprio sulla Montagna Pistoiese iniziate nell’immediato dopoguerra, Pino Arpioni, allora dirigente dell’Azione Cattolica, scrisse a don Aldo Bessi, parroco a Pian degli Ontani, per avvertire sulla volontà di dare avvio al villaggio dove ospitare bambini e adolescenti per i campi estivi. E già ai primi di quel luglio, dieci anni dopo il passaggio della guerra mondiale, il “Villaggio Cimone”, costruito a tempo di record con le sue casette prefabbricate prese in affitto dal Comune di Firenze, ospitò i primi giovani dell’Azione Cattolica provenienti da tutta Italia.
L’inaugurazione ufficiale, alla presenza di numerose autorità fra cui il sindaco Giorgio Braccesi (nonno di Tommaso – n.d.r.), avvenne un anno dopo: domenica 15 luglio 1955. E da allora – come aveva riferito Claudio Turrini, giornalista di “Toscana Oggi” e collaboratore di Arpioni in tante attività – in quel villaggio è passato un numero davvero alto di giovani: all’incirca 30 mila”. A Pino Arpioni, scomparso nel 2003, venne conferita, nel giugno 2001, la cittadinanza onoraria di Cutigliano.
Durante la presentazione del volume di Turrini Braccesi – che aveva parlato dell’esperienza fatta da tanti giovani provenienti da tutta Italia – aveva espresso anche un’idea a cui dare attuazione per valorizzare questa esperienza così significativa. “Sarebbe ad esempio bello – aveva detto – lanciare un appello per richiamare a Pian degli Ontani, magari facendone un appuntamento fisso, il maggior numero possibile di quei ragazzi di ieri che certamente possono risultare anche oggi ambasciatori sulla bellezza delle nostre terre montane”.
La delibera: GM 108 del 29-07-2014
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